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Attacco Milan, numeri impietosi: viaggio all’interno della crisi

Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

I giocatori offensivi del Milan, in 16 gare di campionato, hanno realizzato appena 10 reti. Tre giocatori in Serie A, da soli, hanno già fatto meglio

Daniele Triolo

NEWS MILAN - Il Milan, in questa stagione 2019-2020, partita con il chiaro obiettivo della qualificazione alla prossima edizione della Champions League, sta clamorosamente fallendo il suo obiettivo: dopo 16 giornate di campionato, infatti, i rossoneri si trovano appena al 10° posto in classifica, a quota 21 punti, in coabitazione con Napoli e Torino, altre deluse d'annata.

Il Milan ha vinto 6 gare, ne he pareggiate 3 e perse ben 7. Il dato davvero inquietante, quello che, probabilmente, non consente alla compagine ora allenata da Stefano Pioli di compiere un salto di qualità è rappresentato dalla scarsa incisività del suo attacco: in 16 partite, soltanto 16 gol realizzati, con la media, piuttosto evidente ed eloquente, di una rete per incontro.

Il Milan è il quintultimo attacco della massima serie: peggio del Diavolo hanno fatto soltanto Spal (10), Udinese (11), Sampdoria (13) e Brescia (14), tutte squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Meglio dei rossoneri, addirittura, anche Genoa (17) e Hellas Verona (17), formazioni che, in classifica, si trovano dietro ad Alessio Romagnoli e compagni. Abbiamo, però, voluto allargare la nostra analisi statistica per un vero e proprio viaggio all'interno della crisi.

Se si prendono in esame tutti i giocatori offensivi del Milan, vale a dire Giacomo 'Jack' Bonaventura, Lucas Paquetá, Hakan Çalhanoglu, Fabio Borini, Jesús Suso, Samu Castillejo, Krzysztof Piatek e Rafael Leão, si scopre come abbiano segnato, in totale, appena 10 gol: 2 il centrocampista italiano, 2 quello turco, uno il fantasista spagnolo, 4 il centravanti polacco (di cui 3 su calcio di rigore) ed uno il talento portoghese.

Bene: nella Serie A italiana, dopo 16 giornate, ci sono già tre calciatori, ovvero Ciro Immobile (Lazio, 17 reti), João Pedro (Cagliari, 10) e Romelu Lukaku (Inter, 10), che hanno pareggiato questo 'score' oppure, come nel caso del capocannoniere del torneo, fatto addirittura meglio dell'intera batteria offensiva rossonera!

Se ci si limitasse, poi, a prendere in esame soltanto i gol degli attaccanti centrali, cioè Piatek e Leão, per un totale di appena 6 centri, scopriamo come, da soli, abbiano già fatto meglio, oltre i tre bomber sopra citati, anche Cristiano Ronaldo (Juventus, 9), Luis Muriel (Atalanta, 9), Domenico Berardi (Sassuolo, 8), Lautaro Martínez (Inter, 8), Francesco Caputo (Sassuolo, 7), Andrea Belotti (Torino, 7), e pareggiato lo 'score' della coppia Piatek-Leão, invece, Arkadiusz Milik (Napoli, 6), Duván Zapata (Atalanta, 6), Joaquín Correa (Lazio, 6) ed Edin Dzeko (Roma, 6).

Il problema del gol, in casa Milan, però, c'era anche la passata stagione, parzialmente mitigato dal buon rendimento della squadra allora diretta da Gennaro Gattuso. In 38 gare di campionato, infatti, i giocatori offensivi rossoneri avevano segnato appena 38 gol, viaggiando, di fatto, a medie identiche a quelle di quest'anno. 3 gol Bonaventura, uno Paquetá, 3 Çalhanoglu, 2 Borini, 7 Suso, 4 Castillejo, 6 Gonzalo Higuaín (andato via a gennaio 2019), 3 Patrick Cutrone, 9 Piatek, che era arrivato per sostituire il 'Pipita'.

Se si limitasse, dunque, a prendere in esame i soli gol di Higuaín, Cutrone e Piatek, attaccanti centrali di quel Milan, per un totale di 18 reti, si evince come sempre lo stesso Immobile, da solo, in questa stagione, con i suoi 17 centri valga praticamente tutti e tre messi insieme. Una situazione che, in casa Milan, la dirigenza dovrà essere molto brava a risolvere, onde evitare di finire in una spirale senza fine. Una soluzione, in tal senso, può arrivare dal calciomercato di gennaio: continua a leggere >>>

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