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Corsport – UEFA-Milan, arriva la lettera del Torino: “Vi decidete?”

Urbano Cairo, Presidente del Torino (credits: GETTY Images)

I tempi per la decisione sul caso del Milan, tra UEFA e TAS, si allungano. Torino e Roma in attesa di conoscere una volta per tutte il loro destino europeo

Daniele Triolo

"ULTIME MILAN - Come sottolineato dal 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, il Torino ha fretta di conoscere il proprio futuro: qualora la formazione granata, infatti, dovesse prendere il posto del Milan in Europa League, partendo però dai turni preliminari, dovrebbe cominciare prima la preparazione, anticipando il ritiro che, per ora, è fissato per il prossimo 25 luglio a Bormio.

"Ecco perché, ha rivelato il quotidiano romano, ieri il Torino ha indirizzato una lettera alla UEFA per chiedere un chiarimento sulla situazione e tempi certi per una decisione. Tuttavia, dal punto di vista dell'organismo di Nyon, nulla sarebbe cambiato rispetto alla scorsa settimana, quando si è riaccesa la questione. Dipende tutto dal Milan. Il club di Via Aldo Rossi, infatti, può chiedere la procedura d'urgenza sul ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna per le sanzioni ricevute visto il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario (FFP) nel triennio 2014-2017, oppure può ritirarlo.

"Nel primo caso, il TAS incastrerebbe, in un calendario fitto di udienze, entro 15 giorni anche quella relativa all'istanza del Milan. A quel punto, poi, interverrebbe la Camera Giudicante della UEFA che, dopo aver messo tutto in sospeso in attesa del giudizio del TAS, visto che il Milan è recidivo anche per il triennio 2015-2018, escluderebbe il Milan dall'Europa League. Nel secondo caso, il Diavolo lascerebbe comunque via libera alla Camera Giudicante di Nyon, accettando, però, il verdetto sul 2014-2017, ovvero 12 milioni di multa, limite di 21 giocatori inscrivibili nelle liste UEFA per le coppe e l'obbligo del pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2021.

"Tutte le mosse fin qui portate avanti dal Milan, però, nascono con l'esigenza di spostare almeno di un anno, dal 2021 al 2022, il 'break even' e rinunciare al ricorso vorrebbe dire considerare nel calcolo della perdita anche il bilancio 2019. Un accordo, quindi, conviene a tutti. Sulla carta, tale scenario, trapelato da fonti rossonere nella passata settimana, ha sottolineato il 'CorSport', è ancora possibile, ma dovrebbe prima essere raggiunto un accordo tra i funzionari UEFA ed i legali di Elliott, quindi il Milan per mantenere le stesse sanzioni del triennio 2014-2017, ma spostando il 'break even' di un anno.

"Poi, a quel punto, la Camera Giudicante emetterebbe il verdetto sul triennio 2015-2018, che il Milan accetterebbe, anche in caso ci fosse l'esclusione dall'Europa League. Tale accordo, però, non sembra così imminente. Ecco perché Torino e Roma fremono. Intanto, però, il calciomercato rossonero, sull'asse Milano-Londra, non si ferma: per le ultime, continua a leggere >>>

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