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Musica, magia e gol: il Milan celebra i 43 anni di Kakà, il “bambino d’oro”

Ricardo Kaká AC Milan
Oggi, 22 aprile, il mondo del calcio celebra il 43° compleanno di Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio conosciuto come Kakà
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Oggi, 22 aprile, il mondo del calcio celebra il 43° compleanno di Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio conosciuto come Kakà. Un nome che ha fatto sognare milioni di tifosi rossoneri e che, ancora oggi, evoca classe, eleganza e magia. Proprio “Musica e Magia” è uno dei soprannomi che gli ha affibbiato Carlo Pellegatti, voce storica del Milan, insieme al celebre “Smoking Bianco”, simbolo di un’eleganza innata dentro e fuori dal campo.

Gli inizi in Brasile

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Nato nel 1982 a Gama, in Brasile, Kakà ha iniziato la sua carriera nel vivaio del San Paolo. La sua storia avrebbe potuto avere un epilogo tragico già da giovanissimo, a causa di un grave incidente in piscina nel 2000 che gli causò la frattura della sesta vertebra. Il rischio di paralisi fu altissimo, ma il destino aveva altri piani: Kakà si riprese completamente e da quel momento ogni suo gol divenne un gesto di fede, con le braccia al cielo per ringraziare Dio.


Il debutto tra i professionisti avvenne il 1° febbraio 2001 contro il Botafogo, e pochi giorni dopo siglò il suo primo gol con il San Paolo. La sua ascesa fu rapidissima: nel 2002 vestì per la prima volta la maglia del Brasile e fu convocato per i Mondiali in Corea e Giappone, vincendo il titolo con la Seleção.

L'arrivo in Italia al Milan

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Nel 2003 arrivò la svolta che avrebbe cambiato per sempre la sua carriera: il passaggio al Milan per 8,5 milioni di euro. L’allora tecnico rossonero Carlo Ancelotti, leggendo il suo curriculum e guardandolo arrivare, pensò si trattasse di uno studente universitario, salvo poi ricredersi al primo allenamento. Kakà esordì in Serie A il 1° settembre contro l’Ancona e segnò il suo primo gol rossonero nel derby contro l’Inter. Da lì in poi, fu amore eterno con il popolo milanista.

Il punto più alto della sua carriera arrivò nella stagione 2006/07. Dominò in Champions League, segnando gol decisivi contro Celtic e Manchester United, e servì l’assist per il secondo gol di Inzaghi nella finale vinta contro il Liverpool. Con 10 gol si laureò capocannoniere della competizione. Nella stagione successiva mise in bacheca Supercoppa UEFA, Mondiale per Club e, soprattutto, i riconoscimenti individuali più prestigiosi: Pallone d’Oro e FIFA World Player.

I numeri della sua carriera parlano da soli: tra club, nazionale maggiore e selezioni giovanili, Kakà ha disputato complessivamente 737 partite, segnando 243 gol, con una media di 0,32 reti a partita. Numeri da fuoriclasse assoluto, ma sempre con la discrezione e l’umiltà che lo hanno reso amato ben oltre i confini del campo.

A rendergli omaggio oggi è anche il Milan, la squadra che lo ha portato in Italia e che lo ha fatto conoscere al grande calcio europeo. Il club rossonero ha pubblicato su Instagram una serie di video con alcune delle sue giocate più iconiche, accompagnate da un messaggio semplice ma carico d’affetto: “Forever 22, wishing you a special day, Ricky.” Un omaggio elegante, degno del campione che ha incantato San Siro e il mondo intero.

Concludere una carriera come la sua non è facile, ma Kakà ci è riuscito mantenendo intatta la sua immagine di fuoriclasse umile e devoto. Oggi spegne 43 candeline e continua ad essere un esempio di stile, talento e fede per tutti gli appassionati di calcio.

Tutta la redazione di PianetaMilan si unisce agli auguri: buon compleanno, Ricardo! LEGGI ANCHEDS Milan, nuovi contatti tra Furlani e Tare. C’è una novità interessante >>>