Un gesto significativo, quello di Textor, che arriva in un momento complicato per Fonseca, travolto dalla decisione della commissione disciplinare francese di squalificarlo per ben nove mesi, fino al 30 novembre 2025. La dura sanzione è stata comminata in seguito all’episodio del “testa a testa” con l’arbitro Benoit Millot, avvenuto durante una recente partita.
Lione: “Sanzione sproporzionata, stiamo valutando il ricorso”
—Anche l’Olympique Lione ha reagito con fermezza alla decisione della commissione disciplinare, esprimendo la propria disapprovazione attraverso un comunicato ufficiale.
“Il club disapprova il fatto che l’allenatore non sia stato giudicato sulle sue sole azioni: è stata una reazione emotiva, senza l’intenzione manifesta di attaccare fisicamente l’arbitro”, si legge nella nota del club francese.
Il Lione ha poi aggiunto di ritenere la sanzione influenzata da un clima negativo nei confronti dell’arbitraggio in Francia, sottolineando di essere pronto a valutare tutte le possibili soluzioni di ricorso.
“Alla luce di una sanzione che sembra essere dettata da un contesto deleterio che riguarda l’arbitrato francese, l’OL annuncia fin d’ora che sta studiando tutte le possibili soluzioni di ricorso. Più che mai, il club è unito e concentrato sui suoi obiettivi sportivi.”
Una punizione durissima
—La squalifica inflitta a Fonseca è senza precedenti: il tecnico non potrà accedere alla panchina né a nessun luogo legato allo svolgimento delle partite fino al 30 novembre 2025. Ma non è tutto: fino al 15 settembre 2025, gli sarà anche vietato l’accesso agli spogliatoi dei giocatori, al campo, al tunnel e a tutte le aree limitrofe prima, durante e dopo i match.
Una decisione che ha sollevato molte critiche, ma che, come dimostrano le parole di Textor e la reazione del club, non scalfisce la fiducia del Lione nei confronti di Fonseca. LEGGI ANCHE: Milan, Pavlovic promosso da San Siro. La stagione con i numeri>>>
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