Dagli stadi alla Silicon Valley: l’ex proprietario del Milan punta su Hewlett Packard

Dalla Serie A alla Silicon Valley, il fondo Elliott torna a far parlare di sé. Dopo aver guidato il rilancio del Milan, il fondo americano – ex proprietario del club rossonero – mette a segno un’operazione da prima pagina nel mondo dell’hi-tech, rilevando una quota di Hewlett Packard Enterprise (HPE) per un valore di 1,5 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Elliott è ora tra i cinque principali azionisti della storica azienda americana attiva nei settori software e networking. L’obiettivo? Innescare un cambio di passo, riportare slancio e, soprattutto, aumentare il valore per gli azionisti, dopo un anno difficile in cui HPE ha perso oltre il 25% della sua capitalizzazione di mercato.

Non è la prima volta che il fondo guidato da Paul Singer adotta questa strategia: già in passato Elliott è intervenuto su giganti come Salesforce, SAP e Citrix, con l’obiettivo di ristrutturare, rilanciare e valorizzare. E i numeri gli danno ragione. Basti pensare all’investimento in Dell Technologies, concorrente diretto di HPE: da quando è tornata in borsa nel 2018, Dell ha visto le proprie azioni crescere di quasi il 300%, registrando rendimenti nettamente superiori rispetto a quelli di HPE.

Anche Calcio&Finanza sottolinea come il fondo americano, forte della sua esperienza nel settore tecnologico, veda ancora un grande potenziale nel mercato e in HPE stessa. Elliott ha deciso di scommettere sull’azienda, ma solo se verrà attuata in tempi brevi una decisa inversione di tendenza.

Dai campi da calcio al cuore dell’innovazione, il fondo americano dimostra ancora una volta la sua capacità di muoversi con decisione e visione, alla ricerca di sfide da trasformare in successi.

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