Gli anni complicati alla guida del Milan
—Farina rilevò il Milan il 19 gennaio 1982, subentrando a Gaetano Morazzoni in un momento difficile per la società. All’epoca sulla panchina sedeva Gigi Radice, ma dopo pochi giorni Farina scelse di affidare la squadra a Italo Galbiati. Tuttavia, la stagione si concluse con una dolorosa retrocessione in Serie B, la seconda nella storia del club.
Nel 1982-83 fu chiamato Ilario Castagner, che riuscì immediatamente a riportare i rossoneri in Serie A. La stabilità, però, rimase precaria: Castagner fu esonerato durante la stagione seguente, e nel 1984-85 tornò Nils Liedholm per provare a ridare identità alla squadra. Nonostante gli sforzi, la situazione finanziaria del club peggiorava, e nel 1986 Farina si dimise, lasciando spazio a Rosario Lo Verde come presidente reggente.
Il destino del Milan cambiò il 20 febbraio 1986, quando Silvio Berlusconi, tramite Fininvest, acquistò la società e ne ripianò i debiti, evitando il fallimento e aprendo una nuova, gloriosa era per i colori rossoneri.
Con la scomparsa di Giuseppe Farina se ne va un uomo che ha attraversato decenni di calcio italiano con passione e spirito imprenditoriale. Il suo nome resta inciso nella storia del Milan come l’ultimo presidente prima della rivoluzione Berlusconi.
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