La pausa dagli impegni infrasettimanali, dopo le uscite da Coppa Italia e Champions League, sembra avergli restituito ossigeno e lucidità. E ora, con sei gare decisive davanti, De Roon torna al centro del progetto nerazzurro, affiancato da un Ederson in ottimo stato.
Ma il contributo dell’ex Middlesbrough non si limita al campo. Senza Toloi, è spesso lui a indossare la fascia da capitano. E anche fuori dal campo ha giocato un ruolo chiave: suo il coinvolgimento della squadra nella prima del docufilm “Una vita da Dea”, trasformata in un momento di aggregazione anche per le famiglie.
Domenica sera, a San Siro, sfiderà il Milan e il connazionale Reijnders in un duello di regia e intelligenza tattica. L’obiettivo è chiaro: continuare la corsa Champions. Magari con un gol, che contro i rossoneri non è mai arrivato. Sarebbe il quinto in campionato, eguagliando il suo record personale, risalente all’anno al Middlesbrough.
A 34 anni, De Roon si conferma ancora una volta uomo chiave della Dea. Con meno riflettori, ma con lo stesso peso di sempre. LEGGI ANCHE: Milan-Atalanta, più Abraham di Jovic. E sul futuro dell’inglese …
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