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RASSEGNA STAMPA

De Roon ritrova gamba e leadership: l’Atalanta si affida a lui contro il Milan

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Domenica sera, a San Siro, De Roon sfiderà il Milan e il connazionale Reijnders in un duello di regia e intelligenza tattica.
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Marten de Roon non era sparito, aveva semplicemente perso brillantezza. Naturale, considerando i numeri della sua stagione: 45 presenze su 46 partite giocate dall’Atalanta, solo due da subentrato e quasi sempre in campo per l’intero match. Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, la quantità di corsa non è mai calata – lo dicono i dati – ma a mancare era stata la qualità nei movimenti e nella gestione del gioco.

Contro il Bologna è arrivata la risposta. Il centrocampista olandese è tornato sui livelli abituali, incarnando il ritmo e la determinazione che da anni lo rendono una pedina fondamentale per Gasperini. Sei aperture riuscite, quattro palloni recuperati, tre duelli vinti, soltanto cinque passaggi sbagliati: numeri che confermano un ritorno alla forma migliore.


La pausa dagli impegni infrasettimanali, dopo le uscite da Coppa Italia e Champions League, sembra avergli restituito ossigeno e lucidità. E ora, con sei gare decisive davanti, De Roon torna al centro del progetto nerazzurro, affiancato da un Ederson in ottimo stato.

Ma il contributo dell’ex Middlesbrough non si limita al campo. Senza Toloi, è spesso lui a indossare la fascia da capitano. E anche fuori dal campo ha giocato un ruolo chiave: suo il coinvolgimento della squadra nella prima del docufilm “Una vita da Dea”, trasformata in un momento di aggregazione anche per le famiglie.

Domenica sera, a San Siro, sfiderà il Milan e il connazionale Reijnders in un duello di regia e intelligenza tattica. L’obiettivo è chiaro: continuare la corsa Champions. Magari con un gol, che contro i rossoneri non è mai arrivato. Sarebbe il quinto in campionato, eguagliando il suo record personale, risalente all’anno al Middlesbrough.

A 34 anni, De Roon si conferma ancora una volta uomo chiave della Dea. Con meno riflettori, ma con lo stesso peso di sempre. LEGGI ANCHE: Milan-Atalanta, più Abraham di Jovic. E sul futuro dell’inglese …