Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

INTERVISTE

Trevisani sul VAR: “Serve chiarezza, così è un manicomio”

Trevisani sul VAR: “Serve chiarezza, così è un manicomio” - immagine 1
il giornalista di Mediaset Riccardo Trevisani ha affrontato un tema sempre più centrale nel mondo del calcio: la gestione arbitrale e il VAR
Alessia Scataglini

Nel podcast Fontana di Trevi di Cronache di Spogliatoio, il giornalista di Mediaset Riccardo Trevisani ha affrontato un tema sempre più centrale nel mondo del calcio: la gestione arbitrale e il protocollo VAR. Tra criticità, vantaggi e possibili soluzioni, Trevisani ha analizzato le dinamiche che stanno influenzando il campionato, accendendo il dibattito su uno degli aspetti più discussi del gioco.

"A cosa serve il VAR? Secondo me bisogna chiarire quando e come il VAR può intervenire. Se gli arbitri sono i primi a giustificare gli errori, si perde la credibilità generale, con allenatori, con calciatori, con gli stessi arbitri, con chi ti racconta degli arbitri. Non c'è più la serenità di guardare la cosa pensando 'Ah vabbè può essere così'. Se spariscono gli audio, se ci sono delle giustificazioni, perché la giustificazione è: Gatti non è rigore, Darmian è rigore, per l'AIA. E no, o sono due rigori, o non sono due rigori, non può essere che a seconda di quello che ha fatto l'arbitro diventa giusta la segnalazione. 


Quindi: primo problema, secondo problema, capire di calcio, terzo problema le auto-giustificazioni, le auto-assoluzioni che sta diventando una roba, non per Open VAR, ma proprio il sistema AIA che sta diventando in assoluto una sorta di barzelletta. E non si può fare in questa maniera qua, proprio per il bene del calcio. 

Però io non credo che aumentare il VAR, farlo diventare 5 VAR a tempo, sia un miglioramento per il calcio. Io dico: troviamo una formula per farlo funzionare. L'errore che ci dimostra chiaramente questo weekend è: la palla di Bastoni è fuori di mezzo metro, e al VAR lo vedono, e non possono intervenire. Colombo è in fuorigioco, tutti lo vedono, e non si può intervenire. Lì non si può intervenire, ed in situazioni dove si dovrebbe si interviene, a differenza di quanto invece succede in casi contrari. Così è un manicomio".