Queste due gare saranno importanti anche in chiave Europeo?
"Il percorso di avvicinamento passa anche da queste partite, ma il focus attuale è solo sulla Svezia e poi sul Galles. Ma è normale che questi momenti di avvicinamento e convivenza con le ragazze peseranno nelle scelte per l’Europeo anche se la mia testa non è concentrata su questo in questo momento".
Che aria si respira nello spogliatoio? Ci sono differenze col maschile?
"Senza fare paragoni e parlando solo in base alle mie esperienze passate, penso che il rapporto e le relazioni che si creano con una squadra femminile è diverso, unico, magico e indescrivibile. Come ho spesso detto non è questione di differenze, ma specificità, certe attività vengono recepite nel modo giusto dalle ragazze e vi partecipano con l’entusiasmo e l'approccio giusto andando a determinare quel clima che serve per vivere nel modo giusto questa esperienza. Questo mi rende la persona più felice al mondo e che in questo momento mi fa pensare che non tornerei mai ad allenare una squadra maschile. E il merito è loro".
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