Il Ministro ha anche raccontato un’esperienza personale, riflettendo sul comportamento dei genitori durante le partite: “Accompagno i miei figli a vedere le partite e a volte sento di tutto, anche nei confronti degli arbitri. Non sempre le famiglie svolgono un ruolo educativo, e questo è un aspetto che va affrontato.”
Moise Kean, intanto, ha ripostato sul suo profilo Instagram gli insulti razzisti ricevuti sui social dopo la partita di ieri. Con un messaggio forte, il calciatore ha scritto: “Ancora, nel 2025”, denunciando l’assurdità di episodi del genere. Gli insulti erano di stampo razzista, ma Kean ha scelto di non riportarli.
Purtroppo, Kean non è nuovo a questo tipo di discriminazione. Nel 2019, mentre giocava per la Juventus, fu oggetto di cori razzisti durante una partita contro il Cagliari. Nonostante il tempo sia passato, episodi come quello di ieri evidenziano che la lotta contro il razzismo è ancora lunga e va affrontata con determinazione.
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