Su Tare
—"Igli è autoritario nella gestione della squadra. È un dirigente molto presente e con un forte impatto nello spogliatoio. È uno che si fa rispettare da giocatori e allenatori. In un club come il Milan che ha avuto diversi scossoni e sembra necessiti di disciplina potrebbe avere il carattere giusto per sistemare le cose..."
Su D'Amico
—"Lo conosco meno; perché non abbiamo mai avuto occasione di confrontarci in delle trattative, ma lo stimo. D’Amico è un dirigente discreto e poco appariscente... Vanta relazioni importanti sul mercato come quella con Busardò, che è uno dei suoi sponsor ed è tra gli intermediari più influenti in circolazionei".
Su chi sarebbe l'ideale
—"Sono ottimi profili, ma bisogna capire cosa vuole il Milan e cosa ci si aspetta dalla figura del ds. Mi spiego meglio: vogliono uno che che guida la squadra e partecipa alle dinamiche dello spogliatoio o cercano solo chi si occupa delle trattative? Paratici ha un profilo più internazionale dopo gli anni tra Tottenham e Juve e sa costruire squadre vincenti come accaduto a Torino. D’Amico è molto bravo, ma ha lavorato sempre bene in provincia: c’è da capire come gestirebbe le pressioni di Milano...". LEGGI ANCHE: Ex Milan, quanto manca Tonali? Gol e prestazione super a San Siro. I numeri…>>>
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