Sulla Nazionale
"Quattro CT diversi (Sacchi, Zoff, Maldini, Trapattoni), ognuno aveva il suo modo di pensare. Era un'Italia di campioni. Non solo il gruppo ma la scelta del singolo faceva la differenza. Carisma e personalità di tutti gli allenatori che ho avuto. Due Mondiali e un Europeo nel curriculum non li hanno tutti. Esperienze indelebile nonostante qualche dolore che rimane indelebile. A volte devi trovarti nei posti giusti nei momenti giusti".
Sul Foggia di Zeman
"Foggia è stata una tappa fondamentale per la mia carriera a 21 anni. Avere Zeman come allenatore è stata una grande fortuna. Coraggio, lavoro, calcio offensivo. Ho scoperto tutto questo. Arrivò anche la convocazione in Nazionale a 22 anni con Baggio, Baresi, Maldini. Non ci credevo. In quegli anni si parlava di Foggia ovunque, giocavamo benissimo. Avevo sempre tante soluzioni in campo giocando da centrocampista centrale. C'erano giocatori di altissimo livello. Kolyvanov, Stroppa e Roy erano impressionanti".
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