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Derby Inter-Milan, Nesta: “Diavolo alla pari. Theo e Leao determinanti”

Intervista Nesta derby Inter-Milan

Alessandro Nesta, ex difensore del Milan, ha parlato del derby contro l'Inter di oggi ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' in edicola

Daniele Triolo

Alessandro Nesta, ex difensore del Milan, ha parlato del derby contro l'Inter e delle prospettive stagionali dei rossoneri di Stefano Pioli in un'intervista in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni.

Nesta sul calciomercato di gennaio in Serie A: "Le milanesi hanno fatto quello che potevano. L’Inter con Robin Gosens, esterno che serviva, e Felipe Caicedo, uomo di Simone Inzaghi. Il Milan in questa fase non può fare pazzie e si affida alle idee dei dirigenti, che ultimamente sono state vincenti. Paolo Maldini ha un’intelligenza superiore alla media. E poi la Juventus: c’era confusione e aveva bisogno di un grande colpo, ma per me resta un’incognita: non è detto che un giocatore, anche se bravissimo, sistemi tutto e subito”.

Nesta sul Milan tra le favorite per restare ai vertici: "Sì, è assolutamente attrezzato. Rispetto alla altre grandi deve riuscire a essere sempre al massimo, non può permettersi di perdere pezzi in una rosa che non è troppo lunga. Finora è riuscito a superare ogni problema con l’identità di gioco. In questo periodo, tra CoVid e infortuni vari, devi anche essere fortunato: sono queste le situazioni che oggi fanno la differenza, non altre".

Nesta sui quattro punti di distacco tra Inter e Milan: "Inter e Milan partono alla pari, a maggior ragione nel derby. Loro sono più in forma, forse più squadra e di certo più solidi. Ma il Milan ha la dinamicità di alcuni giocatori, che in pochi hanno in Serie A: penso a Rafael Leão e Theo Hernández. Stargli dietro è dura e nel calcio di oggi queste sono le qualità che determinano".

Nesta su cosa l'Inter deve temere del Milan: "Senza Zlatan Ibrahimovic ed Ante Rebić è un altro discorso ma in generale, da ex difensore, dico che preferirei mille volte trovarmi ad affrontare gli attaccanti dell’Inter che non quelli rossoneri. Ripeto, in un calcio fatto di duelli e ricerca della superiorità, Leão è uno che fa la differenza. Mi piace tantissimo, salta sempre l’uomo e migliorerà nell’ultima scelta: oggi ne fa una bene, l’altra meno. Se Ibra c’è e sta bene toglierli la palla è impossibile, Leão come Rebić prendono campo in velocità e non li fermi più. Se devo scegliere, gioco contro quelli dell’Inter".

Nesta su Olivier Giroud: "È bravissimo. Ma torno al discorso di prima. Da difensore meglio trovarsi di fronte lui che Zlatan. Contro Ibra parti male anche solo mentalmente, ha personalità, presenza, da avversario sai già che ti aspetterà una partita impegnativa. Senza di lui il Milan perde molto".

Nesta sulle difese di Inter e Milan: "Forti entrambe, la presenza di Fikayo Tomori è determinante per il Milan, permette di tenere alta la linea, è veloce e bravo nei recuperi, ha preso confidenza e leadership. Pierre Kalulu è veloce e ha una buona base, anche da centrale: deve essere più tranquillo con la palla. La difesa dell’Inter oggi è più tosta".

Nesta su chi preferisce tra Nicolò Barella (Inter) e Sandro Tonali (Milan): "Sono totalmente diversi. Barella più offensivo, Tonali più equilibratore. Il primo pare giochi da trent’anni, Sandro ha buoni piedi ma è abile anche nel recupero palla, ha grinta, è un Gennaro Gattuso con piedi migliori. Sono due certezze anche per l’Italia del futuro".

Nesta su Franck Kessié trequartista: "Capisco che abbia mercato internazionale, può giocare in qualsiasi squadra, per qualità e forza ce ne sono davvero pochi come lui. A essere sbagliate sono le regole, non puoi andare a due anni dalla scadenza del contratto e chiedere cifre esorbitanti per rinnovare. Un club non può permettersi di tenerlo e nemmeno di perderlo, se non cambiano le norme le società si troveranno sempre prese per il collo da agenti e giocatori".

Nesta su Simone Inzaghi e Stefano Pioli, tecnici delle milanesi: "Stefano ha dato identità alla squadra, cambiano gli interpreti ma il gioco resta uguale. Società e allenatore hanno la stessa idea di calcio e si vede: il lavoro sta dando frutti. Inzaghi ha portato leggerezza e libertà, rispetto a Conte che martellava tutti i giorni, ora hanno più occasioni per divertirsi in campo". Anche il Milan sul baby fenomeno a costo zero! Le ultime news di mercato >>>

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