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ESCLUSIVA PM – D’Amico: “L’Anzhi voleva Gattuso, lui scelse con il cuore”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, @acmilan

La redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Andrea D'Amico, ex procuratore di Gennaro Gattuso, allenatore del Milan. Ecco le sue parole

Salvatore Cantone

Il Milan di Gennaro Gattuso, nonostante le tante difficoltà, sta iniziando a prendere una sua forma e sua fisionomia, anche se la strada è ancora molto lunga. Sul momento della squadra rossonera e più in generale sull'operato dell'allenatore, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Andrea D'Amico, ex procuratore di Gattuso. Il noto agente ci ha racconto curiosità e retroscena sul tecnico rossonero

D'Amico, come giudica fino a questo momento il lavoro di Gattuso al Milan?

"Il lavoro di Gattuso al Milan è stato ottimo perchè ha dovuto riportare entusiasmo nel gruppo, creare un' autostima e una preparazione nuova che andava perfezionata. Il percorso non è stato facile,  ma la cosa importante era riportare l'entusiasmo a San Siro, e quindi c'era bisogno di lui per creare nuovamente quel senso di appartenenza alla squadra. Essere al Milan non è importante solo per il conto corrente, ma anche e  soprattutto per la maglia che si indossa. Possono arrivare dei grandi calciatori, ma bisogna avere la personalità di giocare in una squadra cosi importante".

Pensa che Gattuso possa essere confermato anche nella prossima stagione?

"La conferma di Rino dipenderà da molto dai risultati ottenuti e da quello che il Milan saprà fare. E' ovvio che lui non ha contributo alla costruzione di questa squadra, e di conseguenza non sono sue le responsabilità di questo campionato difficile. Vedremo cosa succederà nel mercato di gennaio, ma mi auguro che Gattuso possa rimanere al Milan. A volte si dice 'Non ha esperienza', ma non è cosi: Rino ha già allenato parecchie squadre".

Ci può raccontare una curiosità su Gattuso che non ha mai svelato?

"E' difficile dire una cosa sola, visto che con Rino sono stato legato per oltre venti anni. Il rapporto era speciale, sia con lui e sia con la sua famiglia. Quando ci fu lo scontro tra lui e Jordan (in un famoso Milan-Tottenham di Champions League, ndr), il presidente dell'Anzhi mi chiamò perchè voleva a tutti i costi Rino: lo chiamai per dirgli dell'offerta, ma lui decise di restare al Milan per vincere lo scudetto. Insomma, l'ennesima scelta di cuore".

Cosa pensa dei problemi che sta attraversando André Silva? Dovrebbe essere ceduto?

"E' difficile dare un giudizio immediato, ma per la cifra spesa ci si aspettava molto di più, cosi come Kalinic. I motivi possono essere tanti: vari giocatori in alcuni contesti non rendono, mentre in altri esplodono. Possiamo far l'esempio di Coutinho, che all'Inter non ha mai convinto, mentre adesso è stato acquistato per 160 milioni dal Barcellona".

Un giocatore che è stato speso accostato al Milan è Criscito. C'è davvero la possibilità che possa tornare in Italia?

"Criscito è in scadenza con lo Zenit. Stiamo parlando con la società russa, ma al momento non c'è nulla di concreto".

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