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Mezzi da campione, atteggiamento un po’ meno: Rafael Leao, rialzati in fretta

Rafael Leao, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Rafael Leao, titolare all’inizio dell’avventura in rossonero di Stefano Pioli, è scivolato in panchina e, quando entra, sembra non farlo con la giusta testa

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - In estate il Milan, alle prese con un bilancio che necessitava di registrare qualche robusta plusvalenza, si è privata di Patrick Cutrone, classe 1998, cresciuto nel suo settore giovanile e ceduto agli inglesi del Wolverhampton per una cifra vicina ai 25 milioni di euro bonus compresi.

"Il sacrificio di Cutrone è stato poi compensato dal club di Via Aldo Rossi con l’acquisizione, dal Lille, per circa 23 milioni di euro più bonus, dell’attaccante Rafael Leao, di un anno più giovane, ex Sporting Lisbona e punto di forza della Nazionale portoghese Under 21.

"L’innesto di Rafael Leao, come sottolineato dal Chief Football OfficerZvonimir Boban, è stato pensato con lo scopo di innalzare il tasso tecnico e qualitativo del reparto offensivo del Diavolo rispetto la stagione precedente. E, va detto, sulle qualità del nuovo numero 17 rossonero nessuno discute. Tutt’altro.

"Rafael Leao, prima punta mobile, veloce, dal passo rapido e molto abile a buttarsi negli spazi, è un centravanti che ama giocare in profondità, insinuarsi tra le maglie della difesa avversaria, un giocatore dalle caratteristiche totalmente agli antipodi da quelle di Krzysztof Piatek. Le ha fatte vedere, ad inizio campionato, sotto la guida tecnica di Marco Giampaolo.

"Bene contro Inter e Torino, gol da fenomeno vero contro la Fiorentina, un gran guizzo sul campo del Genoa con tanto di rigore procurato: la stagione di Rafael Leao con il Diavolo sembrava essere in rampa di lancio. Con l’avvento di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, poi, il centravanti lusitano è stato confermato titolare.

"Dopo un’iniziale, ottima prova contro il Lecce, Pioli lo ha spedito in panchina nelle gare contro Roma e Spal: gettato in campo nella ripresa, Rafael Leao, per ammissione dello stesso allenatore rossonero, non è entrato in campo né con l’atteggiamento né con la testa giusta, deludendo le aspettative e, probabilmente, ‘tradendo’ in parte la fiducia del suo tecnico.

"Che continua, logicamente, a preferirgli Piatek perché, nonostante il polacco sia tutto fuorché brillante in questo periodo, gli garantisce, perlomeno, di essere con la testa sempre ‘dentro la partita’. Rafael Leao è molto giovane e, in un ragazzo della sua età, avere un rendimento costante sul campo è un’impresa quasi improba. A meno che non ci si trovi in presenza di talenti predestinati a sedere nell’Olimpo dei grandi del calcio.

"Quello che si chiede a Rafael Leao, però, è di capire che, con i mezzi da campione che la natura gli ha messo a disposizione, approcciando agli allenamenti, alle partite, con la giusta mentalità può riconquistare, rapidamente, la fiducia dell’allenatore e dell’ambiente Milan, oltre che trascinare il Diavolo verso ben altri obiettivi di classifica, nel presente e nel futuro immediato.

"Le potenzialità ci sono, tutte, sebbene ancora inespresse per la maggior parte. Starà a Rafael Leao rialzarsi in fretta per dimostrare a tutti che l’investimento effettuato su di lui dal club meneghino è stato bene indirizzato. A gennaio, poi, l’attaccante lusitano potrà essere aiutato, nel suo percorso di crescita, dall’arrivo di un giocatore offensivo di esperienza internazionale: per i dettagli, continua a leggere >>>

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