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Oaktree e RedBird in disaccordo: rallenta il progetto del nuovo San Siro

Oaktree e RedBird in disaccordo: rallenta il progetto del nuovo San Siro - immagine 1
Il cammino verso la costruzione del nuovo stadio di milan e Inter si sta complicando: dissidi tra RedBird e Oaktree
Alessia Scataglini

Il cammino verso la costruzione del nuovo stadio si sta complicando, con continui ritardi che sembrano ostacolare il progresso del progetto. Il Comune di Milano sta ancora aspettando il documento ufficiale che Inter e Milan devono presentare per l’acquisto dello stadio e delle aree circostanti. Tuttavia, come confermato dal sindaco Giuseppe Sala, la scadenza per la consegna del documento non è stata rispettata: "Non è ancora arrivato. Credo che stiano ancora lavorando, ma dovete chiedere a loro. Non penso che i tempi saranno molto lunghi, anche se non li ho sentiti personalmente".

Il documento in questione riguarda la fattibilità delle alternative progettuali e avrebbe dovuto essere composto da 250 pagine. Inizialmente, si pensava che fosse pronto per essere inviato, con tanto di comunicati stampa già preparati. Tuttavia, il suo invio è stato posticipato più volte e, al momento, non è stato ancora ricevuto. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il ritardo sarebbe dovuto a un dissidio tra le due proprietà, Oaktree e RedBird, riguardante la formulazione di una clausola fondamentale.


La controversia riguarda le conseguenze nel caso in cui uno dei due club decidesse di ritirarsi dall’affare. Una parte delle due società spinge per inserire una clausola che consenta al club rimanente di proseguire l'operazione in autonomia, una soluzione che sarebbe vista favorevolmente dall’amministrazione comunale, poiché garantirebbe maggiore sicurezza sulla realizzazione del progetto. Dall’altra parte, c’è chi preferisce evitare questa clausola.

Le trattative si stanno svolgendo a New York, dove le amministrazioni coinvolte stanno cercando di trovare un accordo. Nel frattempo, a Milano, Beppe Marotta e Paolo Scaroni attendono aggiornamenti sullo sviluppo burocratico. La realizzazione del nuovo impianto resta quindi bloccata in questa fase di stallo, rallentando il progresso del progetto tanto atteso.