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LIVE PM – Gattuso: “Leo? Nessun problema. Siamo una squadra viva”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, in conferenza stampa a Milanello (credits: acmilan.com)

A Milanello si è svolta conferenza di Rino Gattuso: il tecnico rossonero ha presentato alla stampa il match di domani sera contro l'Udinese a San Siro

Luca Fazzini

Al Centro Sportivo di Milanello si è svolta conferenza di vigilia di Rino Gattuso: il tecnico rossonero ha presentato alla stampa il match di domani sera contro l'Udinese in programma a San Siro.

  • Sul Milan vincente:"Secondo voi mi diverto a perdere? No, brucia. In questo momento siamo là, dobbiamo assumerci le responsabilità. C'è la consapevolezza che dobbiamo fare meglio. Speriamo domani arrivi questa benedetta vittoria".
  • Sul cambio di modulo:"Per adesso l'avete visto a partita in corso, ora vedremo. Se non c'è improvvisazione, si può fare. Abbiamo i giocatori per giocare con la difesa a tre e il trequartista".
  • Sull'ambiente:"Vivo meglio le sconfitte che le vittorie. Non rompo le scatole o urlo se si deprimono. Mi piace analizzare, stare vicino ai miei giocatori. L'ambiente non è bellissimo quando perdiamo, ma la vivo bene perché vuol dire che ci tengono. Il vissuto da giocatore non è paragonabile. È diverso, c'erano giocatori con un modo di fare diverso".
  • Sugli esterni dai piedi invertiti:"Non so se sia questo il problema, non siamo l'unica squadra che gioca così".
  • Su Paquetá:"Due settimane fa mi dicevate che doveva riposare, ora mi dite che Leonardo ha litigato con me per quello. A me sembra di sognare: ma secondo voi il livello mio e dei nostri dirigenti è così basso?".
  • Sul terzo posto:"Quando si perde un derby, qualcosa rimane, ma non abbiamo il tempo di pensare a quello che è successo. Dobbiamo pensare a casa nostra, poi vediamo alla fine".
  • Se la carriera milanista di decide in questi due mesi:"Sul mio conto non penso proprio a nulla. In questo momento la cosa più importante è il club. Più sopra di quello non c'è niente. Del mio ego non mi interessa, il Milan è la cosa più importante. So quello che sto dando e quello che mi sta dando il club".
  • Su Kessié:"Quando è tornato dalla nazionale, ha abbracciato Biglia. È arrivato giovedì, la mattina non si è allenato. Non ci sono problemi. Hanno sbagliato a discutere, ma è passata, si va avanti".
  • Sulle due punte:"Vediamo domani".
  • Su Piatek:"Penso che contro Inter e Samp abbiamo creato tanto nel secondo tempo. Non è solo un problema suo ma di tutti. In questo momento è tutta la squadra meno fluida. Dobbiamo dare tutti un qualcosa in più. Nel primo tempo era isolato, nel secondo tempo no. La Samp non ha fatto una grande pressione, noi le abbiamo regalato i palloni".
  • Sulle riflessioni:"Non possiamo guardare solo le cose positive. La Champions è il nostro scudetto, è normale che se vai sotto qualche giocata non riesce. A Genova avevo la sensazione di fare gol, altre volte no. Dobbiamo stare tranquilli e pensare partita dopo partita. Domani è una partita fondamentale, servono voglia e serenità. Dobbiamo vincere".
  • Su Donnarumma:"Le critiche ci stanno quando prendi un gol del genere. Mi ha fatto piacere che ci ha messo la faccia, un anno e mezzo fa non lo avrebbe fatto. Tocca più di 100 palloni a partita ci sta se ne sbaglia uno. Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano".
  • Sulle problematiche:"Quando vincevamo non giocavamo un grandissimo calcio. Il secondo tempo contro Inter e Sampdoria è stato migliore di partite precedenti. Dobbiamo stare più attenti e tornare a fare le cose con voglia e veemenza, la mia tranquillità è data dal mio spogliatoio. Il termometro sono i miei giocatori".
  • Sulle frasi pre-Genova:"Sono cose che non ripeterei per come sono uscite. Ho i miei pregi e miei difetti. Mi piace essere vero e dire le cose che penso. Potevo stare zitto e non creare problematiche".
  • Sulla ricetta per uscire dal momento:"Stiamo male? Non è vero, stiamo creando tanto. Dobbiamo essere più bravi a iniziare le partite".
  • Sulla visita dei dirigenti: "Anche prima si remava tutti dalla stessa parte. Sono sereno, in questi giorni ne ho sentite di tutti i colori. Nessuno può mettere in dubbio il rispetto con Leonardo e Maldini. Non ho problemi, il problema più grande è tornare in Champions. Leo? Se c'era qualcosa, ce lo siamo detti in faccia".
  • Sull'arbitraggio: "Non voglio cercare alibi. Dobbiamo capire le caratteristiche anche degli arbitri, Orsato ama fischiare poco e lascia correre l'azione. Bisogna saper parlare con gli arbitri, dev'essere una crescita. Ci sono stati due episodi borderline, ma credo nella buona fede. Dobbiamo fare ancora di più".
  • Si inizia: "Veniamo da due risultati negativi, ma il gruppo mi fa ben sperare, la squadra è viva e ce la sta mettendo tutto. Siamo vivi, non siamo morti. Per superare il momento difficile bisogna vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite. Anche quando abbiamo vinto 5 gare di fila non sempre abbiamo giocato bene. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite che abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio".Intanto è stato designato l'arbitro di Milan-Udinese. Continua a leggere >>>
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