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Suso: “Voi italiani siete fissati con il fantacalcio! Seconda punta? Nessun problema”

Suso, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Suso si è integrato perfettamente in Italia: un esempio? Lo spagnolo ha capito perfettamente quanto gli italiani tengano al fantacalcio. Le sue parole

Salvatore Cantone

Suso, attaccante del Milan, si è integrato perfettamente nel nostro calcio e nel nostro Paese, capendo la passione degli italiani per il calcio e soprattutto per il fantacalcio. Ecco le sue parole ai microfoni del Il Fatto Quotidianio: "Di voi italiani non capisco la fissazione per il Fantacalcio. Se mi fermate, è per dirmi: “Ehi, ti ho comprato al Fantacalcio, devi segnarmi!”. Non vi importa se una squadra vinca o perda: vi importa che io segni. E non lo fate neanche per soldi. Siete un po’ strani, eh".

Sugli inizi al Milan: "Al Liverpool, a un certo punto, mi resi conto che non era più il mio ambiente. Ero il primo a non crederci più, e se sei giovane e non ci credi allora è finita. Meglio cambiare aria. Inzaghi mi ha visto poco. D’estate ho chiesto di giocare o di andare in prestito: per Mihajlovic, dopo la prima partita, sono scomparso. Così sono andato al Genoa. Berlusconi mi notò dopo un’amichevole con la Reggina. Feci due reti. In effetti giocai bene".

Sul Milan: "Sto benissimo al Milan e Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: “Mi vuole il Napoli”. E loro: “Tu resti qui”. E io: “Ottimo, è quello che desidero pure io”. Se ti chiamano Real e Barcellona fai molta fatica a dire di no. Scherzo. Il Milan ha sempre detto di volermi tenere e io ho sempre detto di voler restare qui".

Sulla scorsa stagione: "L’anno scorso ho fatto bene, ma ricordo che contro la Lazio in casa andai male. Ero stanco morto e Montella mi ha tolto. Giustamente. Rientrato nello spogliatoio, ho pensato: ‘Oggi hai proprio giocato male!".

Sul ruolo di seconda punta: "Sono abituato alla filosofia spagnola - ha affermato il numero otto milanista -. Da noi siamo più elastici, invece qui o fai l’esterno o la seconda punta. Mi sento più libero come esterno destro, ma faccio quello che mi viene chiesto e credo di poter essere utile anche come seconda punta. Nessun problema".

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