Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

PIANETAMILAN news milan ultime notizie Pugno duro alle curve: condanne storiche per i capi ultras di Milan e Inter

ULTIME MILAN NEWS

Pugno duro alle curve: condanne storiche per i capi ultras di Milan e Inter

Pugno duro alle curve: condanne storiche per i capi ultras di Milan e Inter - immagine 1
S è concluso oggi il primo capitolo giudiziario riguardante l'inchiesta "Doppia Curva": ecco le pene degli ultras di Milan e Inter.
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Una svolta significativa nella lotta contro le frange più estreme del tifo organizzato: si è concluso oggi il primo capitolo giudiziario riguardante l'inchiesta "Doppia Curva", che ha messo sotto la lente gli intrecci criminali tra gli ultras di Milan e Inter. La giudice Rossana Mongiardo ha emesso sentenze molto pesanti, accogliendo in pieno l'impianto accusatorio della Procura Antimafia di Milano.

Le condanne: anni di carcere per i "Boss" delle curve

—  

Il verdetto ha colpito duramente gli ex capi: Andrea Beretta per l'Inter e Luca Lucci per il Milan sono stati entrambi condannati a dieci anni di reclusione. Non sono gli unici ad aver ricevuto pene severe: Marco Ferdico, ex capo della Curva Nord nerazzurra, è stato condannato a otto anni, mentre Daniele Cataldo, collaboratore di Lucci, ha ricevuto anch'egli dieci anni.


Tra gli ultras rossoneri, le condanne includono Alessandro Sticco (cinque anni), Fabiano Capuzzo (4 anni e 4 mesi) e Luciano Romano (3 anni e 4 mesi). Sul fronte nerazzurro, Pino Caminiti è stato condannato a cinque anni, Renato Bosetti a quattro e Cristian Ferrario a cinque. Una nota a parte per Debora Turiello, indicata come "cassiera" della Nord, che ha ricevuto due anni con pena sospesa e verrà scarcerata.

Risarcimenti a ai club e alla Serie A

—  

Oltre alle pene detentive, il giudice ha stabilito che Milan, Inter e la Lega Serie A dovranno essere risarciti. È stata fissata una provvisionale di circa 50.000 euro per ciascun club e di 20.000 euro per la Lega. Questa decisione sottolinea il riconoscimento dei danni subiti dalle istituzioni calcistiche a causa di tali attività illecite.