Dopo la sconfitta di ieri contro il Napoli, sono stati tanti i giudizi e commenti sulla prestazione del San Paolo dei rossoneri. Ecco cosa pensa il giornalista Luca Pagni sul momento milanista, attraverso la propria pagina web 'Bollettino Milan':
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Pagni: “Donnarumma è diventato un portiere normale”
Ecco il commento sulla propria pagina web "Bollettino Milan", del giornalista Luca Pagni, in merito al momento dei rossoneri e di Donnarumma
"Potrebbe non essere il problema principale, ma siccome le squadre si costruiscono partendo dalla difesa, allora un segnale di allarme dopo la partita di Napoli arriva anche dal suo numero uno. La trasferta contro la squadra del grande ex Carlo Ancelotti ha confermato quanto si era già visto nel corso dell’ultimo campionato: Gianluigi Donnarumma è diventato un portiere normale.
Intendiamoci, un ottimo portiere. Ma non più quel “mostro” che a 16 anni e qualche mese aveva esordito in Serie A e che si era confermato come uno dei giovani italiani di maggior valore, fino ad approdare alla Nazionale, incoronato come successore di Gigi Buffon. Per un campionato e mezzo, Donnarumma ha squadernato un campionario fatto di parate prodigiose e mezzi miracoli (chiedere referenza a Dybala che ancora si sogna il rigore di Doha).
Ma non c’è dubbio che dopo le tormentate vicende di due estati fa, con il braccio di ferro tra l’allora dirigenza del Milan e il suo procuratore Mino Raiola, qualcosa nella testa di Donnarumma è successo. Il suo rendimento si è improvvisamente normalizzato Basta leggere le classifiche: l’anno prima era tra i primi 10 talenti europei under 21, con un rendimento tra i primi tre portiere della Serie A, l’anno dopo è sceso sotto il quindicesimo posto. Un’annata in cui le parate capolavoro sono state poche, mentre ci si ricorda le gaffe contro l’Arsenal a Londra e soprattutto la papera in finale di Coppa Italia.
Quanto si è visto nella prima partita di Campionato contro il Napoli non fa che confermare la sua parabola. A fonte di un intervento notevole sul 3 a 1, Donnarumma non è sembrato esente da colpe sugli altri due gol, soprattutto sulla rete del pareggio, dove è sembrato poco reattivo. Quello che ci si aspetta da lui, soprattutto, dopo gli esordi, sono le parate che valgono come un gol e che di conseguenza valgono punti. Ma che mettono pressione agli avversari, i quali capiscono che fare gol sarà difficilissimo, mentre alla tua difesa regali sicurezza. L’impressione generale, anche tra gli esperti, è che non sia più reattivo, soprattutto sui tiri da fuori area, mentre rimane esplosivo nei tiri da distanza ravvicinata.
Donnarumma deve stare attento: convinto che sarebbe stato chiesto da qualche squadra di livello, l’ex ds Mirabelli si era premunito ingaggiando Pepe Reina a fine contratto. Ora, è vero che Reina ha accettato il ruolo di “chioccia” per far crescere il giovane rossonero, e giocare da titolare solo in Europa League. Ma nel caso di un rendimento in discesa, lo spagnolo è pronto a fare la sua parte. Anche perché non è solo un buon portiere ma ha grande personalità: a Napoli era lui a dirigere la difesa, a richiamare i compagni ai movimenti giusti e alla coperture. E dopo aver visto quanto accaduto sabato sera, ne avrebbe bisogno anche il Milan".
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