La reiterata decisione di Mohamed giunge in un momento di estrema fragilità per il Nantes. I "Canarini", con la spada di Damocle della retrocessione pendente sul capo, si giocano la permanenza in Ligue 1 proprio contro un Montpellier che non ha più nulla da chiedere al campionato. Uno scenario da incubo per i tifosi: una sconfitta casalinga, combinata con una vittoria del Le Havre sul campo dello Strasburgo, condannerebbe il Nantes al 16° posto, costringendolo a disputare il pericoloso spareggio salvezza.
L'assenza di un giocatore del calibro di Mohamed in una partita così delicata rischia di pesare come un macigno sulle ambizioni di salvezza del Nantes. Il suo rifiuto, per quanto motivato da convinzioni personali, apre un nuovo e preoccupante fronte di tensione tra il giocatore e la società, in un momento in cui l'unità d'intenti sarebbe fondamentale per affrontare l'ultima, disperata battaglia per rimanere nella massima serie del calcio francese. Il gesto di Mohamed, pur nel rispetto delle sue idee, rischia di compromettere seriamente il futuro del club e di lasciare un segno indelebile su una stagione già di per sé tormentata.
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