"Il reato di usura contestato riguarda, invece, prestiti elargiti, da più persone, tra i quali, secondo l’impostazione accusatoria, anche il defunto Bellocco Antonio, a un imprenditore comasco, dal quale sono stati pretesi interessi fino al 400%. E nei confronti del quale, negli ultimi mesi, sono state rivolte reiterate minacce per indurlo a versare quanto pattuito. L’ultima ipotesi oggetto di contestazione, originariamente attribuita anche allo stesso Bellocco, riguarda l’utilizzo di una società per l’emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti finalizzate all’evasione delle imposte sui redditi e Iva".
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