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Gattuso a Milan TV: “Passi indietro nel gioco, ora non parlo di classifica”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Ecco le parole ai microfoni di Milan TV del tecnico dei rossoneri, Gennaro Gattuso, dopo l'1-0 rifilato al Sassuolo in quel di San Siro

Donato Bulfon

Gennaro Gattuso, allenatore dei rossoneri, ha così parlato ai microfoni di Milan TV, dopo il successo sul Sassuolo: "Ho numeri migliori di Ancelotti dopo le sue prime 50 panchine? Ma non diciamo bestemmie, lasciamo stare. Queste 50 panchine sembrano passate in dieci anni, ringrazio tutti quanto. È dall'Empoli che fatichiamo, ma oggi ci può stare perché loro palleggiano bene ed è sempre complicato. Ci teniamo tutto il buono che stiamo facendo ma stiamo coi piedi per terra, siamo terzi ma bisogna migliorare ancora molto. Se non cresciamo su molti aspetti, tornando ad essere belli a livello tecnico, faremo fatica. Ci sta la fatica nei ragazzi, c'è gente che ha fatto anche 11 gare consecutive".

Sulla Champions: "Mancano ancora dodici partite, quindi non dico nulla. Anzi, sto vedendo una involuzione tecnica e devo capire cosa e dove migliorare. Giocare davanti a 60mila persone non deve essere un peso, così come giocarci posti importanti, viviamocela meglio. Ora ci stiamo concentrando solo sulla fase difensiva, ma a livello tecnico c'è da fare molto di più".

Sul passo in avanti per il terzo posto: "Lo dico ancora, ci sono ancora due mesi e mezzo di campionato con dodici gare. Una marea di punti in palio, vanno bene i risultati ma non va tutto bene".

Sugli errori: "Ci manca un po' di calma quando impostiamo e verticalizziamo. Sta un pasticciando quando c'è da attaccare, poi per il resto anche oggi non abbiamo subito molto. La cosa che salta all'occhio è che a livello di trame e fluidità di gioco abbiamo fatto due passi indietro".

Sulla stanchezza: "Serve capire chi è stanco e chi invece è meno brillante in questo momento. Bakayoko adesso viene sempre raddoppiato, quindi anche noi dobbiamo essere bravi a capire come giocare certe partite. Tutte le squadre sono stanche, ma noi venivamo da una lunga corsa e ora serve umiltà nell'affrontare gara dopo gara con brillantezza mentale. Se iniziamo a pensare di essere belli, che non prendiamo gol e vinciamo sempre in qualche modo, non andiamo avanti".

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