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Bonaventura, la fine di un’era: il saluto di un protagonista indiscusso

Giacomo Bonaventura, ultima partita con il Milan (Foto Instagram: acmilan)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Giacomo Bonaventura ha disputato ieri la sua ultima partita con il Milan. L'addio ad uno dei simboli rossoneri degli ultimi anni

Renato Panno

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - La fine di un'era iniziata quasi per sbaglio. Sì perché l'arrivo di Giacomo Bonaventura al Milan è stato quasi casuale. Il classe 1989, nell'estate del 2014, sembrava ormai un promesso sposo dell'Inter prima che Adriano Galliani, nei classici giorni del Condor, lo ha portato a vestire la maglia rossonera, diventata da quel momento in poi la sua seconda pelle. Tutti conoscevano le qualità di 'Jack', molto bravo tecnicamente ma soprattutto estremamente duttile, in pochi immaginavano un impatto immediato con la nuova realtà.

Prima partita contro il Parma e subito gol per l'ultimo arrivato, che ha dato una mano significativa in una partita pirotecnica poi terminata 5-4. Nella sua prima stagione con il Milan ha totalizzato ben 7 gol e 4 assist, numeri non male per un centrocampista. Negli anni a venire inutile sottolineare la sua importanza: nei momenti di difficoltà Jack c'era sempre, in qualunque posizione il mister decidesse di utilizzarlo. Che sia stato da attaccante esterno, mezzala, trequartista ed esterno di centrocampo, il suo rendimento non è mai cambiato, il suo cuore è stato sempre messo al servizio della squadra.

Bonaventura è stato uno dei simboli dei momenti bui rossoneri e non poteva non timbrare l'unica gioia degli ultimi anni: la Supercoppa italiana vinta a Doha contro la Juventus. Un colpo di testa che ha portato i bianconeri alla lotteria dei rigori, poi vinta dal Milan. Un leader tecnico e silenzioso, così come silenzioso è stato il suo addio di ieri sera in un San Siro impietosamente vuoto. Siamo sicuri che il pubblico, che sarebbe accorso numeroso, lo avrebbe salutato con la commozione che meritava. Lui, da grande milanista, ha voluto comunque ritagliarsi un momento intimo nello stadio che ha rappresentato la sua casa negli ultimi 6 anni, immaginandosi una tifoseria pronta ad applaudirlo a scena aperta. Mai una parola fuori posto, solo professionalità. Buona fortuna Jack, grande uomo e grande calciatore.

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