Poi, però, è entrato in scena Giorgio Furlani che, con un viaggio a New York (U.S.A.), ha ribadito a RedBird e Cardinale i suoi pieni poteri da amministratore delegato. Ha dunque preso in mano lui la questione della nomina del DS. Era arrivato ad un passo dalla firma con Paratici, poi il dietrofront.
Furlani vorrebbe arrivare a D'Amico. Anche se ...
—Ha incontrato Tare, ma lo ha messo in stand-by senza chiudere. Il tutto mentre, nei giorni di Pasqua, Cardinale ha incontrato nuovamente Paratici. Il quale, però, non convince del tutto Furlani. Che, in testa, per l'incarico di direttore sportivo del Milan, ha in testa il nome di Tony D'Amico.
Sarebbe lui, il DS sotto contratto con l'Atalanta fino al 30 giugno 2027, il grande obiettivo del CEO rossonero. Fino al termine della stagione, però, in tal senso non si muoverà foglia ed ecco perché la decisione sulla nomina di questo o quel dirigente a DS del Milan è slittata. Da 'Casa Milan', però, ha incalzato 'Tuttosport', non viene escluso che l'organigramma societario resti così com'è. LEGGI ANCHE: Milan, tutti i motivi per cui Sarri può diventare il nuovo allenatore >>>
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