Milan, ecco il metodo Giampaolo: droni, video e tanta tattica

ULTIME MILAN - Utilizzando come riferimento la sua tesi scritta per l'esame di Coverciano e che gli ha permesso di superare l'ultimo ostacolo prima di diventare ufficialmente allenatore, 'La Gazzetta dello Sport' - in edicola questa mattina - ha analizzato e approfondito il metodo di lavoro di Marco Giampaolo, futuro tecnico del Milan.

L'argomento è lo stesso trattato dal suo amico Maurizio Sarri: la settimana di lavoro raccontata dal punto di vista tecnico. Giampaolo spiega in ogni suo dettaglio come il tecnico prepara le sfide che lo attendono nel weekend successivo, attraverso la "missione" che ogni giorno deve portare avanti l'allenatore.

Giampaolo è un tipo di allenatore che lavora più sulla testa che sulle gambe. Non sentirete mai parlare di lui come uno spacca muscoli, ma se mai come un instancabile maestro di tattica, che fa eseguire lo stesso esercizio allo sfinimento fino a quando non è eseguito come vuole lui. Lavora molto sull'intensità. La fase difensiva l'ha appresa e studiata da Delneri, mentre quella di impostazione del gioco da Guardiola. Uno degli esercizi in cui Giampaolo crede di più è "undici contro zero", ovvero lo sviluppo dell'azione e della manovra senza però il pressing e la presenza dell'avversario.

Nelle sue sedute ricorre molto ai mezzi tecnologici. Utilizzo di droni (questo non era scritto ai tempi sulla sua tesi) e di molte sedute video, solitamente due a settimana. Punto cardine per Giampaolo è il rapporto coi medici, collaboratori e fisioterapisti: fondamentale stabilire un rapporto di fiducia e di condivisione degli obiettivi. Nel rapporto coi media racconta di una linea molto allineata e coperta nel post gara, mentre cautela nei giorni prima del match. Ecco come potrebbe giocare il centrocampo di Giampaolo, rivoluzionato dal mercato>>>

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