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Maldini: “Milan, tieni Gattuso. A Londra bisognerà provarci”

Paolo Maldini, dirigente del Milan (credits: GETTY Images)

Paolo Maldini, ex capitano del Milan, ha lodato il lavoro del tecnico rossonero ed auspicato una rimonta giovedì prossimo in casa dell'Arsenal

Daniele Triolo

"Paolo Maldini, ex capitano del Milan, ha presentato ieri la campagna social #ChiediloAlCapitano, organizzata in collaborazione con l'agenzia internazionale di scommesse online William Hill. Per l'occasione Maldini ha parlato anche della squadra rossonera, del suo ex compagno di squadra Gennaro Gattuso e della possibilità del Diavolo di rimontare lo 0-2 interno incassato in Europa League ma non soltanto. Queste le principali dichiarazioni di Maldini, riportate questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport' e da 'Tuttosport':

"Sulla sconfitta del Milan contro l'Arsenal: “Non ridimensionerà la squadra. Piuttosto non ci voleva perché potrebbe minare le certezze che aveva trovato”.

"Sulla corsa dei rossoneri in Europa League: “Quando ti chiami Milan non puoi mollare. Premetto che non ho seguito bene la partita contro l'Arsenal, ma avevo visto altre partite degli inglesi e visto che stanno giocando davvero male. L'Arsenal in casa ha preso a volte 3 gol anche da squadre più scarse del Milan, quindi bisogna andare a Londra e provarci. Purtroppo quando giochi in Europa trovi giocatori di altro livello rispetto alla Serie A, arbitri che non fischiano mai, squadre che corrono con altro ritmo. E' un altro calcio. Non è questione di condizione fisica, quella del Milan è buona, ma di attitudine a gare di un certo tipo. Contro l'Arsenal penso si sia sentita la mancanza di esperienza internazionale di alcuni giocatori”.

"Su Gattuso: “Rino ha svolto un lavoro importante ed i risultati parlano chiaro. Ha dimostrato di avere grandi capacità oltre la sua conclamata grinta. Rino ha fatto le sue esperienze in paesi diversi con obiettivi differenti perché non ha allenato squadre di vertice. Questo dimostra che non ha paura di nulla”.

"Sulla conferma di Gattuso sulla panchina del Milan: “Credo se la meriti per quanto ha fatto da quando è arrivato, per cosa ha portato nello spogliatoio e per come è cambiata la squadra dopo il suo arrivo”.

"Sulle possibilità della qualificazione in Champions League del Milan: “Per me è difficile che il Milan possa arrivare tra le prime quattro. L'inizio di campionato così tanto difficoltoso costringe la squadra a non sbagliare mai. Penso che il Milan debba ancora crederci, perché se si fosse giocato il derby ed avessero vinto i rossoneri, oggi sarebbero a -4 dall'Inter. Rimango però dell'idea che i nerazzurri, avendo 7 punti di vantaggio, siano favoriti nonostante non stiano giocando bene. Non dimentichiamo però Roma e Lazio”.

"Sulla lotta Scudetto: “Sento dire che la Juventus ha già vinto, ma non è così. Il Napoli è lì e non avrà più l'impegno delle coppe. Secondo me si deciderà nelle ultime giornate”.

"Sul fatto di non essere tornato al Milan: “Non mi sono assolutamente pentito. Le mie decisioni sono basate su ragionamenti profondi e sono estremamente convinto di quella presa. Comunque la nuova società è partita da meno di un anno, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi”.

"Sulla possibilità di rivederlo nel mondo del calcio: “Amo questo sport perché ha sempre fatto parte della mia vita, ma non è detto che debba lavorare nel mondo del calcio”.

"Sulla possibilità che dia il suo contributo al movimento: “Io sono sempre a disposizione nell'ascoltare le proposte. Stimo le persone che sono ora ai vertici delle istituzioni e loro stimano me, ma parlare di un coinvolgimento mi sembra presto”.

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