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Milan, si rivede Han Li: “Attaccati pesantemente dai media”

David Han Li, direttore esecutivo del Milan (credits: GETTY Images)

David Han Li, braccio destro dell'ex presidente del Milan Yonghong Li, ha rotto il silenzio dopo l'uscita di scena alquanto misteriosa

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Dopo l'assordante silenzio dovuto all'uscita di scena improvvisa, torna a parlare David Han Li, braccio destro dell'ex presidente del Milan Yonghong Li. Ecco le sue dichiarazioni riportate da 'Calcio e Finanza': "Ci sono diversi motivi per cui siamo rimasti in silenzio. Il primo è che ora non ci fidiamo di nessuno, si tratta anche di non avere fiducia nei media. Appena firmato l’accordo per l’acquisto del club sono trapelati tutti nomi degli investitori, è stato incredibile e ci ha danneggiato molto. Ci sono state addirittura notizie uscite dalle riunione del nostro CdA, ma non sappiamo da chi siano arrivate. I pesanti attacchi contro di noi da parte dei media hanno sempre seguito eventi importanti. Nel novembre 2017, subito dopo aver firmato l’esclusiva per il rifinanziamento del debito, è apparso un articolo dannoso pubblicato sul New York Times. Un altro esempio, la mattina esatta in cui abbiamo iniziato il processo di rifinanziamento del debito a Londra, i media italiani hanno ripreso ad attaccare. Chi aveva tutte queste informazioni importanti. Ho chiesto, penso a febbraio 2018, ad uno dei ragazzi di Elliott direttamente se fossero stati responsabili della messa in atto di quegli attacchi mediatici e se avessero voluto il club da soli. Ovviamente, ha negato.

Su Elliott: "Avevamo sentito parlare della reputazione di Elliott ma non sai mai se le notizie sono reali fino a quando non conosci davvero qualcuno. Le storie avrebbero potuto essere messe lì dai concorrenti, ci sono diversi motivi per cui queste storie esistono. Non ero sicuro che le storie fossero vere… fino a dopo! Se si fossero comportati perfettamente, tutto ciò di cui avevamo bisogno era il rifinanziamento del debito. Ma questo non è accaduto come ci aspettavamo, non è andata liscia come ci aspettavamo. Gli avevamo offerto il ruolo di presidente onorario, aveva accettato all’inizio. Ma, pochi giorni prima del closing, ha affermato di non poter accettare la nostra offerta. Non ci ha fornito un motivo, non ha detto nulla. Ci sono molte ragioni per cui gliel’abbiamo offerto.

Su Berlusconi: "Il club ha avuto questa bellissima storia grazie a Berlusconi. Inoltre, c’era la sua influenza, la sua immagine e le sue connessioni, e questo è qualcosa che volevamo rispettare facendo questo gesto. Soprattutto perché eravamo nuovi nel paese e speravamo di avere qualcuno che potesse aiutarci".

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