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Tassotti: “Rangnick? Lo straniero in Italia ha qualche problema in più”

Mauro Tassotti, ex giocatore del Milan (credits: GETTY Images)

MILAN NEWS - Mauro Tassotti, ex giocatore e allenatore rossonero, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", ha parlato del momento difficile del Milan

Salvatore Cantone

NEWS MILAN - Mauro Tassotti, vice di Shevchenko sulla panchina dell'Ucraina e ex secondo in panchina di tanti allenatori rossoneri, ha analizzato il momento difficile che sta attraversando il Milan ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le parole di Tassotti: "Logico dire che serva un Milan di grande livello. Anche per gli altri club, per il calcio italiano in generale. Ma finché la proprietà non si sistema è difficile. C’è mancanza di continuità. Prima Leo che se ne va, con Gattuso allenatore, poi Boban, ora Paolo Maldini che sembra avere un piede fuori. Le cose cambiano in continuazione e così è difficile. Non si è mai visto vincere un allenatore da solo, con una squadra di ragazzi. O metti sul mercato tanti soldi, oppure devi avere tante idee. Magari Rangnick le ha"

"Il problema non è Rangnick. Il problema è che il Milan deve poter lottare per la Champions League. Oltretutto i competitor in questo periodo non sono tantissimi. A parte Juve e Inter, c’è l’Atalanta che sta facendo cose grandiose, ma ci si può inserire - prosegue Tassotti - .L’Atalanta ha dato continuità al suo progetto, lo ha fatto anche la Lazio e Simone Inzaghi si è dimostrato molto bravo. Lotito e Tare hanno lavorato bene, Simone ha valorizzato i giocatori. Questo funziona. Boban e Maldini contro Rangnick? Sono troppo di parte. Una cosa giusta l’ha detta Ancelotti: l’importante è che l’allenatore sia bravo, ma uno straniero in Italia ha qualche problema in più. I tifosi del Milan sono sempre stati lì e hanno sempre riempito lo stadio. E’ la loro indole. Basta poco a loro per riaccendersi. Sono il vero tesoro del club". Intanto Rangnick pensa al primo colpo in difesa, continua a leggere >>>

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