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Milan, Giroud: “Mi sento un ragazzino. Questo club mi ha fatto sognare”

Olivier Giroud, attaccante rossonero, ha rilasciato un'intervista a Milan TV

Olivier Giroud, neo attaccante del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del canale tematico rossonero. Queste le dichiarazioni

Renato Panno

Olivier Giroud, neo attaccante del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del canale tematico rossonero. Queste le dichiarazioni: "Mi sento ancora un ragazzino anche a quasi 35 anni compiuti; da piccolo i miei idoli erano Papin, Shevchenko e ovviamente Maldini. Il Milan mi ha fatto sognare. Molti grandi giocatori hanno giocato in un club così prestigioso in Europa: la squadra ha una grandissima tradizione europea ed è per questo che ho deciso di venire qui, per giocare la Champions League e spero che possiamo raggiungere grandi traguardi insieme. Sarò anche vicino alla mia famiglia che è di Grenoble, sono davvero carico e non vedo l'ora di giocare la prima partita".

Sugli obiettivi: "Mi sento fortunato ad aver avuto l’opportunità di vincere dei trofei, di giocare in grandi club e penso che il Milan meriti di competere ad altissimi livelli, di lottare per lo Scudetto e di fare una grande Champions League e di giocare la Coppa Italia che piace molto ai tifosi. Ho parlato con Tomori qualche settimana fa e mi ha detto: 'ti aspettiamo per aiutarci a vincere lo Scudetto'. Non voglio mettere troppa pressione, ma ovviamente giocheremo per il primo posto in classifica.

Sulla partita che non dimenticherà mai: "La partita che non dimenticherò mai è la Finale del Mondiale: da bambino sognavo di vincerlo come tanti bambini; è stato un grande traguardo".

Sul goal più bello in carriera: "Facile, il colpo dello scorpione con l'Arsenal con cui vinsi il premio Puskas e dovetti parlare davanti a una platea di campioni. Non lo dimenticherò mai. Giochiamo a calcio per vivere certe emozioni e regalare ai tifosi; per questo non vedo l'ora di dare il mio contributo alla squadra".

Su Maignan: "Con Maignan abbiamo parlato del mio arrivo al Milan e sono sicuro che diventerà il portiere titolare della Francia dopo il ritiro di Lloris. Ha grande talento".

Sulla squadra: "Spero che miglioreremo sempre e daremo sempre il massimo per i nostri obiettivi".

Sulle sue origini italiane: "Le mie nonne erano italiane, sono molto orgoglioso di avere origini italiane. Mi piace tanto la gastronomia, è fantastica. La adoro, non vedo l'ora di scoprire le nuove abitudini e la città".

Sul campionato italiano: "Sono molto orgoglioso di poter giocare per il Milan, ammiravo la Serie A da piccolo. Il mio giocatore preferito da piccolo era Shevchenko. Sono molto fortunato a giocare nel club dove ha giocato lui: è per questo sono qui".

Su Ibrahimovic: "Ho giocato contro Ibrahimovic qualche volta: a 40 anni gioca ancora, è un professionista eccezionale. Non puoi giocare a quell'età a questi livelli, senza quell'impegno per la tua squadra, quella determinazione. Io cerco di fare lo stesso per poter continuare a giocare fino a che il mio corpo me lo permetterà. Spero di essere esempio per i giovani. Non vedo l'ora di giocare e di allenarci insieme. Spero che ci divertiremo".

Sul Milan: "Voglio vincere qualcosa con il Milan. Ho parlato con Pioli: è stato tutto molto semplice e naturale, ci siamo parlato in maniera franca; abbiamo parlato di calcio, di tattica e mi piace il suo modo di intendere calcio. Lo scorso anno ho seguito il Milan ed è stata una grande stagione grazie a mister Pioli: sono molto contento di allenarmi con lui e spero che continueremo su questi ritmi per ambire al primo posto in classifica".

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