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Milan Futuro-SPAL, Carra amaro: “Dovevamo fare i Playoff, increduli di dove siamo”

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Luca Carra, direttore generale della SPAL, ha rilasciato un'intervista: dall'inizio della stagione fino alla sfida con il Milan Futuro
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Luca Carra, direttore generale della SPAL, ha rilasciato una dettagliata intervista a Telestense, analizzando approfonditamente le decisioni prese in sede di mercato con l'obiettivo di allestire una squadra competitiva per i playoff. Tuttavia, le aspettative non sono state soddisfatte e la SPAL si ritrova ora a dover affrontare il Milan Futuro nei playout per la permanenza in Serie C. Ecco, di seguito, le sue parole:

"Credevamo nei Playoff, invece c'è il Milan Futuro": L'amarezza di Carra

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“A luglio ci siamo ritrovati nella situazione di dover far uscire dei giocatori prima di effettuare gli acquisti, avevamo una rosa da quaranta contratti non tutti utili e alcuni molto pesanti. Nessuno di noi pensava di ammazzare il campionato, ma nemmeno di trovarci a lottare per non retrocedere, pensavamo di avere un organico da play off. Per questo siamo rimasti stupiti, nessuno si aspettava un campionato così deludente. - prosegue Carra come riporta Lospallino.com - Non ho partecipato 24 su 24 al mercato, ma i contratti passavano da me e molti calciatori rispondevano alle caratteristiche chiede dal mister. Karlsson è un esempio, i centrocampisti come Radrezza, Zammarini e Awua erano stati avallati dal tecnico, mentre Rao lo avevamo in casa. Andava fatto qualcosa in più perché mancavano almeno due pedine per completare il modulo, però l’undici era quasi al completo”.


Su Bachini ed El Kaddouri: “Il primo all’inizio ha giocato e veniva da un campionato vinto, il problema fisico che ha avuto poi si è aggravato e non è più rientrato, il secondo è arrivato che era fermo da un po' di tempo e aveva bisogno di recuperare. Nonostante ciò ha dimostrato di saper far girare la squadra, ma poi ha avuto problemi fisici e non ha trovato la giusta continuità.  A gennaio eravamo in un momento in cui stavano rientrando tutti. Abbiamo cercato un attaccante come Molina che potesse darci energia e l’inserimento di Haoudi serviva per dare fantasia in mezzo al campo. Paghera credo sia stato un ottimo acquisto”.

Sulla situazione societaria e del rapporto coi tifosi: “La divisione delle quote è rimasta quella di prima fra Follano e Tacopina, nessuno dei due ha intenzione di lasciare ed è ovvio che anche loro stanno incrociando le dita perché vogliamo tutti restare in Serie C. Per il futuro lavoriamo su due piani con la situazione finanziaria che è molto migliorata rispetto alla scorsa estate e dunque la prossima stagione sarà un po' leggera. Il rapporto con la tifoseria è noto, bisogna capire se c’è la volontà da parte dei tifosi e della proprietà di venirsi incontro, ma non voglio aprire una polemica ora che c’è bisogno di loro per concentrarsi sull’obiettivo. La curva ha sempre incitato la squadra e messo molto calore nelle ultime partite”.