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Milan, Baresi: “Non diciamo la parola, ma i ragazzi vogliono stupire”

MILAN NEWS - Parla Baresi, l'eterno capitano e adesso anche vice presidente del Milan. Tantissimi argomenti toccati. Ecco le sue parole.

Stefano Bressi

MILAN NEWS - Un cerchio che si chiude. Rossonero da sempre, cresciuto nel Milan, capitano storico e rossonero del Secolo, il suo numero 6 ritirato per sempre. Adesso Franco Baresi è anche vice presidente del Milan. Su Twitter il club ha pubblicato un video con un'intervista. Ecco tutte le sue dichiarazioni di Baresi, su tanti argomenti. Dalla squadra ai singoli.

Sullo striscione: "Per prima cosa voglio ringraziare la società per questo nuovo incarico. I tifosi mi sorprendono sempre, il tempo passa, ma non dimenticano e lo striscione mi ha fatto molto piacere. Il legame con loro dura da sempre, mi emozionano sempre questi atti di stima".

Sul bandierone in Curva: "Anche la bandiera in Curva è un altro gesto di riconoscenza che hanno nei miei confronti, mi fa piacere che sventoli sempre".

Su com'è adesso: "Ora ho un'altra età, un'altra esperienza. Ho avuto anche la fortuna di convivere in società tanti anni, di conoscere gli aspetti e le dinamiche che ci sono in un club. Mi sarà utile. Cercherò di dare il mio contributo per raggiungere i nostri obiettivi".

Su Fondazione Milan: "Ho già fatto parte spesso alle iniziative di Fondazione Milan, con Milan Glorie. So che la società ci tiene moltissimo e far parte del CdA mi stimola moltissimo e mi dà modo di poter partecipare per realizzare progetti nuovi per chi è meno fortunato di noi e per dare loro l'opportunità di vivere meglio".

Sul nuovo stadio: "Lo stadio è un'occasione importante per Milano, per la comunità. Per l'indotto che potrebbe portare a tutti. Avere Milan e Inter, due club importanti con due proprietà importanti, con uno stadio di proprietà sarebbe importante per i club e non solo. Porta vantaggi di introiti e valorizzazione del brand. Pensando al futuro lo stadio sarebbe molto importante".

Sul ruolo di Sindaco di Milano: "Mi ha fatto sorridere vedermi accostato il ruolo di Sindaco di Milano. Chi mi conosce sa che la politica non è per me. Non so come sia uscito il mio nome. Ogni tanto lo buttano sui giornali. Milano è una città di cui sono innamorato. Spero possa crescere sempre di più e diventare quella metropoli europea importante che sta diventando sempre di più".

Sul Covid e i giocatori in Nazionale: "È un periodo delicato per tutto il mondo. Le società sono preoccupate quando i giocatori partono. C'è sempre timore, ma avere i giocatori in Nazionale fa piacere e dobbiamo conviverci ed essere bravi. Il mondo del calcio è attento alle prevenzioni".

Sui tifosi: "È importante rendere ancora vivi i tifosi e partecipi. Abbiamo milioni di fan in ogni parte del mondo. Dobbiamo mantenere il legame anche con chi non può essere vicino a noi. I social sono fondamentali, la società ci tiene molto. Sono parte integrante di noi, sono molto importanti i tifosi. Da quello che trasmettono a quello che danno, con passione e dedizione. Bisogna tenerli coinvolti nel mondo Milan".

Sulla squadra: "Penso che la squadra abbia capito di poter essere protagonista. Ha trovato consapevolezza e convinzione di potersela giocare con tutti. È importante avere fiducia. Dopo il lockdown penso che la squadra sia cresciuta, abbia fornito prestazioni importanti, trovando continuità che aiuta. L'ambiente è sereno e convinto. Credo sia fondamentale per pensare in grande. Ancora non diciamo quella parola, ma credo che i giocatori vogliano stupire. Dopo tanti anni, credo ci sia stato un lavoro importante dietro e si stanno prendendo belle soddisfazioni".

Su Donnarumma"Gigio nonostante l'età ha già esperienza e personalità. Nel suo ruolo è tra i migliori al mondo. Ci riempie d'orgoglio. È nato e cresciuto con noi, può diventare un punto di riferimento. Spero che le sue scelte lo rendano sempre felice. Può dare e ispirare tutti, può diventare importante per noi".

Su Tonali: "Tonali è giovanissimo, ora è arrivato in un grande club. Pretendiamo sempre molto e subito, ma credo abbia già dimostrato di avere qualità e di essere un giovane di prospettiva. Bisogna avere pazienza, anche nelle partite in cui magari non si esprime al meglio. Credo che migliorerà presto, capendo cosa il Milan esige, per essere poi protagonista anche lui in futuro".

Su Calabria: "Calabria ha sempre avuto alti e bassi, ma anche lui è cresciuto con noi e ha esordito giovanissimo. Si pretende, come detto, tutto e subito. Ora ha trovato equilibrio e serenità che lo hanno portato a prestazioni di livello. Sta dimostrando che la fiducia era giusta".

Sui gol presi da palla inattiva: "Con noi c'erano giocatori alti, nelle palle inattive avevamo sempre quattro o cinque che potevano contrastare. Però bisogna avere concentrazione e coraggio. Basta un attimo e l'avversario può prenderti il tempo".

Sul Derby vinto: "Vincere il Derby è sempre un bel sapore. Ti dà felicità e convinzione. Se batti l'Inter significa che stai facendo bene. I Derby vanno giocati con rispetto, ma il Milan deve sempre crederci e diventare più competitivo".

Su Pioli: "Pioli lo ricordo sempre tranquillo, ma anche attento quando giocava. Un giocatore intelligente. Credo che il suo percorso da allenatore sia sempre in crescita. Ha fatto esperienza e quest'anno sta dimostrando le sue qualità, di essere intelligente e attento anche da allenatore, bravo dal punto di vista umano. Credo possa togliersi delle soddisfazioni perché è stato bravo a trovare il modulo giusto e a stimolare i giocatori nel momento difficile. Ora i giocatori sono liberi mentalmente ed è merito suo".

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