Al Milan, Pulisic ha ritrovato grande fiducia: "Ogni giocatore ha bisogno della stima dell'ambiente e dello staff così da poter entrare in campo e giocare con la mente libera, senza dover pensare troppo. Soprattutto per un giocatore offensivo è importante avere questa disposizione mentale. Poi per chiunque è dura far bene in una squadra collaudata, entrare in campo a 10 minuti dalla fine e fare la differenza contro difese chiuse (come accaduto al Chelsea, ndr). In quel caso la palla la vedi pochissimo... però da quando è al Milan ha ritrovato fiducia, entusiasmo, carisma e quel fuoco che serve per spaccare tutto".
In merito al ruolo di Pulisic, McKenzie ha spiegato: "Gli piace stare largo, prendere la palla e puntare l'uomo. Ma allo stesso tempo si butta negli spazi a centrocampo per creare occasioni da gol da altre posizioni. È un giocatore dinamico, ed essendomi allenato con lui in nazionale posso solo dire che è durissima fermarlo quando è lanciato. Se è un giocatore di classe mondiale? È un'etichetta che stiamo appiccicando a tanti giocatori e visto che Christian sta dimostrando il suo talento ai massimi livelli, perché non può esserlo anche lui? Ma è un ragazzo umile, che pensa partita dopo partita cercando di rendersi sempre pericoloso".
Pulisic, secondo McKenzie, sarà certamente uno dei simboli del Mondiale del 2026: "Attualmente sta attraversando un ottimo momento di forma e se continua così sarà uno degli attori principali ai Mondiali 2026. In nazionale abbiamo un gruppo di talento ma prima della Coppa del mondo c'è anche la Copa America anch'essa negli Stati Uniti l'estate prossima. Sarà una bella vetrina per dimostrare a tutti di cosa siamo capaci. Detto ciò, se Christian rimane a questi livelli sarà di certo uno dei simboli del prossimo mondiale".
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