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Massaro: “Milan-Barcellona, mi aspettavo il loro crollo: ecco perché”

Daniele Massaro, ex attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

MILAN NEWS - Daniele Massaro, che il 18 maggio 1994, ad Atene, fece due gol in Milan-Barcellona 4-0, ha ricordato così quella finale di Champions League

Daniele Triolo

"MILAN NEWS - Daniele Massaro, che il 18 maggio 1994, ad Atene, fece due gol in Milan-Barcellona 4-0, ha ricordato quella finale di Champions League. Queste le dichiarazioni di Massaro:

"Sulle parole pre-partita di Johann Cruijff: "La foto con la Coppa? Tutte quelle parole ci hanno caricato ancora di più. In quel momento il Barcellona era la squadra più forte al mondo. Per me Cruijff era un idolo, infatti gli chiesi l'autografo a fine gara".

"Sulla sua doppietta: "Quando mi sono più emozionato? Il 1994 è stato un anno straordinario. Fare due gol in finale di Champions è roba da pochi. Non so se era più importante il primo o il secondo gol, ma la cosa importante è la mentalità, quella che ci ha permesso di non fermarci sul 2-0. L'unica cosa è che ho incontrato Dejan Savicevic e finalmente mi ha detto che non voleva passarmi la palla ma voleva tirare in porta. Strano che ho fatto due gol di sinistro, che non è il mio piede".

"Sul crollo del Barça nella finalissima: "Se mi aspettavo quel crollo da parte degli spagnoli? Con il senno di poi dico di sì perché noi eravamo consapevoli di poter fare qualcosa di straordinario. Non volava una mosca a Milanello".

"Sul capolavoro di Savicevic: "Quando sei abituato ogni giorno in allenamento a vedere le magie di Marco van Basten e Savicevic non ti meravigli neanche più. In occasione di quel gol ero in posizione centrale e quando ho visto la palla rimbalzare, ho pensato "Io tirerei". Lui cosa ha fatto e dopo è stato divertente vedere la sua reazione".

"Sui festeggiamenti post-partita: "Io durante la premiazione con la maglia del Barcellona? Era quella di Ronald Koeman. Per fortuna non ho preso nessun rimprovero da parte della società perché in quel periodo non si usava lo sponsor della maglia. Non ci ho pensato. Recentemente ho preso in giro Hristo Stoichkov dicendogli: "L'avete alzata pure voi". La gioia indescrivibile è salire quelle sale sapendo di aver vinto quella coppa. Mi ricordo un abbraccio con Adriano Galliani, che ancora oggi ringrazio. Ogni tanto mi ricorda "Tu hai fatto due gol nella finale di Champions, sei un grande" e io lo ringrazio sempre".

"Su Silvio Berlusconi: "Fino a quando siamo stati a Milanello è sempre stato presente. La cosa incredibile è che ogni sabato veniva e che aveva la parola giusta per chi giocava e chi era in panchina. Ti dava una carica ulteriore. Mi ricordo che tornando in hotel dopo la partita, Galliani mi passò Berlusconi il quale mi ringraziò per la doppietta fatta. Sono io a doverlo ringraziare per avermi dato la possibilità di vestire la maglia rossonera".

"Ancora sui festeggiamenti al termine della sfida: "Siamo tornati in hotel, anche perché alcuni tifosi non riusciti a venire a vedere la partita a causa del famoso sciopero bianco. Non ci rendevamo ancora conto di quello che avevamo fatto. Io ho realizzato tutto quando sono arrivato in Italia". LEGGI QUI ANCHE I RICORDI DI QUELLA SERA DI CAPITAN MAURO TASSOTTI >>>

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