Sulla sua evoluzione: "Ha fatto enormi progressi nel suo gioco. Prima, quando giocava nel Cruz Azul, nelle giovanili gli piaceva andare sulle fasce, più liberamente e con un numero di riferimento nove e una seconda punta. Crescendo e maturando nel suo gioco, vedendo la sua posizione e dove era più forte, è cresciuto molto e si sente a suo agio con un difensore alle sue spalle, che tiene bene la palla. Gli piacciono le diagonali negli spazi corti, le aree e le divisioni e non si muove molto nella definizione, dal centro. Questo è fondamentale per una squadra".
Sulle caratteristiche: "Dipende dalla volontà della squadra se schierare più centrocampisti offensivi, ali e giocatori che provengono dalla seconda linea. È il numero nove in area, ha imparato a non disperare quando non ha palla. Se la cava bene contro entrambi i difensori centrali quando gioca come numero nove o come palo. Ciò crea molto spazio dietro di lui. Lui allunga i difensori, ma crea spazio per i centrocampisti offensivi e gli esterni per sfruttare quello spazio e sfrutta quegli ultimi metri dell'area". LEGGI ANCHE: Milan-Roma, ecco la nuova creatura di Conceicao: ma il mercato …
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