Sulla crescita in stagione: “Penso che, come ho sempre detto io, noi ci abbiamo sempre creduto. È logico che passavamo un brutto periodo, sia nei risultati che nella forma generale per via di tante assenze. Eravamo però non dico tranquilli, ma insomma consapevoli che ne saremmo venuti fuori, perché vedevo comunque la squadra, la conoscevo: avevamo le qualità per venirne fuori. Lo abbiamo fatto, quindi abbiamo fatto quello che dovevamo fare e siamo comunque contenti”.
Sugli insegnamenti ai giovani: “No, più che insegnare bisogna prepararli a quello che è poi un campionato di Serie A, perché un punto è fare qualche partita, qualche apparizione, un punto è affrontare un campionato vero. Sono bravi, è giusto e se lo meritano di poter dimostrare il loro valore perché è tutto l’anno che sono con noi e hanno dimostrato di poterci stare. Poi sta a loro sfruttare le occasioni. Come ho detto a Johan, è stato anche molto importante ritrovare il feeling con il Ferraris”.
Sulla sfida al Milan: “Sì, sicuramente affrontare queste squadre in casa ci dà qualcosa in più, magari più facile che affrontarle in casa loro. Avremo una partita molto difficile, ne siamo consapevoli, però è stimolante. Ed è bello affrontarla anche a testa libera per quella che è la nostra posizione di tranquillità: sarà una bella sfida”. LEGGI ANCHE: Milan, Musah sparito dai radar. Da intoccabile a panchinaro. E ora... >>>
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