Ex Milan, Baggio difende Leao: poi la frase da brividi sull’addio al calcio

Roberto Baggio, ex giocatore del Milan dal 1995 al 1997, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del 'Foglio Sportivo', parlando soprattutto del suo addio al calcio, ma anche dell'attaccante rossonero Rafael Leao. Ecco, dunque, le parole del 'Divin Codino'.

Baggio: "Leao? Da lui ci si aspetta sempre di più. Sull'addio al calcio ..."

Sull'addio al calcio: "Dieci anni senza toccare un pallone. Sembra impossibile, ma è proprio così. Mamma mia! Non ho mai più calciato, neppure per gioco, neppure un tiro in giardino. L’ultima volta è stata alla partita per il Papa a Roma… c’era anche Maradona. Mi ero allenato tre mesi per giocare quella partita. Andavo apposta a Bologna per tenermi in forma tre volte alla settimana. Poi, alla fine dell’ultimo allenamento, il venerdì sera, ho voluto provare a tirare qualche punizione… e tac… alla terza mi sono fatto male al muscolo. Uno strappo. La partita era il lunedì, sono andato a Roma che quasi non riuscivo a camminare, però ho giocato un tempo, non potevo non esserci. Una sofferenza. Ma a quel punto ho capito che era arrivato il momento di dire basta".

Su come è cambiato il calcio:  "Noi giocavamo sempre e comunque con la palla, era l’attrezzo che non dovevamo mai perdere e abbandonare. Partivamo da quel concetto lì. Oggi sono cambiate tante cose, credo che manchi la strada, andavano bene due magliette in terra e una porta. Lì ti crei un bagaglio che ti porti per la vita. C’è troppa pressione affinché i nostri figli facciano esperienze proprie, incontrino difficoltà".

Su Leao: "Quelli come Leao devono sempre dimostrare qualcosa in più, lo so bene io". LEGGI ANCHE: Derby Milan-Inter, le parole di Stefano Pioli alla vigilia della sfida

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