Riguardo alle squadre che, pur facendo poco sul mercato, stanno ottenendo ottimi risultati, Cuoghi ha citato il Napoli come esempio: “Il Napoli ha perso Kvaratskhelia, ma è una situazione che possono affrontare in estate. Prendere giocatori solo per il gusto di fare acquisti non ha senso. L’acquisto di Okafor, ad esempio, sembra più una mossa per rinforzare il numero dei giocatori che per una reale necessità”.
Le aspettative per il Milan
—Cuoghi non ha nascosto le sue preoccupazioni per la situazione del Milan: “Non è facile, perché ci vuole sempre un certo equilibrio. Quello che manca è una gestione strutturata. Le squadre che faticano sono quelle con meno competenze a livello dirigenziale. Club come Bologna, Napoli e Atalanta hanno staff che monitora costantemente i giocatori, e questo fa la differenza. Il Milan, che aveva Maldini, oggi ha Ibrahimovic, ma non è detto che un grande calciatore sia automaticamente un grande dirigente”.
L’acquisto che più lo intriga
—Infine, Cuoghi ha parlato dell’acquisto che più lo ha intrigato: “Maldini è sempre stato un riferimento, ma manca forse un po’ di cattiveria e continuità. Uno come Gasperini, che ha fatto della grinta e della voglia di emergere il suo marchio di fabbrica, sarebbe stato perfetto per questo Milan. Ho visto ottime giocate da parte di alcuni giovani, ma per esprimere il loro massimo potenziale devono trovare quella grinta che solo allenatori come Conte o Gasperini possono tirare fuori”.
In sintesi, Cuoghi vede un Milan che ha investito bene, ma che dovrà lavorare sull’equilibrio interno e sulla crescita dei suoi giovani per tornare ai vertici del calcio italiano. LEGGI ANCHE: Segui con noi il LIVE del match tra Milan e Roma da San Siro>>>
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