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INTERVISTE

Ceferin (UEFA) senza filtri: “Stadi italiani una vergogna. Champions? Un successo”

Aleksander Ceferin, presidente della UEFA (getty images)
Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha rilasciato un'intervista a SportMediaset in cui ha affrontato diverse tematiche
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha rilasciato un'intervista a SportMediaset in cui ha affrontato diverse tematiche cruciali del calcio europeo contemporaneo. Nel corso della conversazione, Ceferin ha espresso il suo parere in maniera diretta e inequivocabile sulla situazione degli stadi italiani, mettendoli a confronto con le infrastrutture presenti nel resto del continente. La sua analisi si è concentrata sulle differenze e sulle criticità che caratterizzano gli impianti sportivi italiani rispetto agli standard europei

UEFA, Ceferin: "L'Italia nel calcio è top, ma gli stadi sono la vergogna d'Europa"

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La UEFA è soddisfatta della nuova Champions League?

"Si, siamo più che soddisfatti. Il nuovo format ha avuto super successo, tutti quelli che amano il calcio e capiscono di calcio hanno capito che questa stagione è stata fantastica. Penso che chi abbia criticato ora abbia capito di aver sbagliato. Poi se lo vogliono ammettere è un altro discorso…".


San Siro bocciato per ospitare la finale di Champions del 2027?

"Le infrastrutture italiane legate al calcio sono una vergogna. L'Italia è uno dei paesi più grandi dal punto di vista calcistico, con Mondiali, Europei e Champions League vinte. Allo stesso tempo però, rispetto agli altri grandi paesi del calcio, avete di gran lunga le infrastrutture peggiori. Ad essere sincero sono un po' stufo di queste discussioni italiane sugli stadi, perché rimangono sempre e solo discussioni. Spero che l'Italia faccia qualcosa per gli stadi, i club hanno bisogno di un aiuto dal governo e dalle istituzioni. I privati devono investire. E' ora di fare qualcosa, perché gli stadi sono terribili".

I troppi impegni e i calendari congestionati?

"Da un lato ci sono i club che vogliono essere sostenibili e hanno bisogno di sempre più partite per avere introiti, dall'altro ci sono i giocatori che giocano troppo e rischiano infortuni. E' una sorta di circolo vizioso". LEGGI ANCHE: Milan, Ravezzani: "Conceicao ha fatto fuori Leao!". Duro sulla società>>>