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Ielpo: “Vlahovic è pronto per il Milan. Mercato? Ecco cosa serve” – ESCLUSIVA

Mario Ielpo, ex portiere del Milan, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni

Mario Ielpo, ex portiere del Milan, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai nostri microfoni in vista della partita contro il Cagliari

Salvatore Cantone

La redazione di Pianetamilan.it ha avuto il piace di intervistare Mario Ielpo, ex portiere rossonero dal 1993 al 1996. Domenica, infatti, c'è Milan-Cagliari, con Ielpo che ha vestito anche la maglia della squadra sarda. In primo piano ovviamente la gara di San Siro, ma anche il futuro, con il Milan che dovrà costruire una squadra ancora più competitiva nella prossima stagione. Ecco le parole di Ielpo.

Buongiorno Ielpo. Domenica c'è Milan-Cagliari, gara molto importante per le due squadre. Come ci introduce il match di San Siro?

"Speriamo che non sia una sfida chiave per il Milan. Siccome giocano per ultimi, la squadra rossonera potrebbe avere buone notizie. Se la Lazio e la Juventus non vincessero, infatti, la partita diventerebbe inutile. Il Cagliari ha fatto un miracolo a tirarsi fuori dalla zona salvezza: la situazione, fino a poco tempo fa, era compromessa totalmente. Gli mancano solo tre punti che dovrebbe fare contro il Genoa in casa, visto che i liguri sono già salvi. Per il Milan la partita più semplice è quella di domenica e quindi è su questa su cui deve puntare. La squadra di Pioli ci arriva con grande entusiasmo ed è ovviamente favorito".

Cagliari-Milan è anche la sfida tra Donnarumma e Cragno. Da ex portiere, ci può descrivere i due ex difensori?

"Cragno è un portiere normotipo di statura, molto agile e molto scattante. Donnarumma è un colosso, appartiene a una categoria un po' superiore rispetto a Cragno, che comunque è un ottimo portiere classico, un po' come quelli della mia generazione".

Restando su Donnarumma, quale pensa sarà il suo futuro? Alla fine resterà al Milan?

"Considerando il contesto generale dal punto di vista economico, mi sembra difficile pensare che possa andare in un'altra squadra, alle cifre che chiede in questo momento. Le squadre in cui può andare si contano sulle punte delle dita. Quella che sembrerebbe aver bisogno del portiere in questo momento è la Juventus, però la società bianconera si è incartata con i problemi della Superlega, oltre al fatto che potrebbe non andare in Champions. Non so a questo punto se è disposta a fare investimenti faraonici. Potrebbe essere quindi che le strade di Donnarumma e il Milan si incontrino e che lui rimanga in rossonero".

Le prossime sono le ultime due giornate di campionato. Si sente di fare un pronostico in chiave Champions League? Chi ci andrà?

"Juve e Lazio sono in una situazione disperata. I bianconeri dovrebbero sperare in un passo falso del Napoli, che non vedo possibile sulla carta perchè la squadra di Gattuso ha delle partite "normali" ed è la compagine più in forma del campionato. Mi sembra difficile che non vinca le prossime due partite. Anche l'Atalanta dovrebbe vincere contro il Genoa nel prossimo turno. La Juventus la vedo messa male".

Ritorniamo al Milan. La squadra di Pioli è tornata a vincere con due grandi partite contro Juventus e Torino. Si aspettava queste prestazioni dopo un periodo di calo?

"Non è mai facile uscire dai momenti difficili. Era impossibile prevedere un 3-0 contro la Juventus: ognuno di noi si aspettava una partita combattuta, alla pari. Difficile prevedere exploit di questo tipo. Va anche detto, però, che il calo del Milan era dovuto all'assenza di tanti giocatori o all'usura di calciatori che hanno sempre tirato la carretta. Con il ritorno ai massimi livelli di Kessie, Bennacer, di Rebic, di Ibrahimovic, che c'è e non c'è, la squadra riesce ad esprimersi bene. Il campionato del Milan è stato "falsato" dalle assenze e quindi nel periodo di flessione dobbiamo considerare questo aspetto".

A proposito di assenze, domenica non ci sarà Ibrahimovic. Quanto serve un attaccante nella prossima stagione? Se la sente di "consigliare" al Milan un centravanti su cui puntare?

"Serve un attaccante vero. Un centravanti che possa riempire in area di rigore. Nel contempo questo attaccante deve essere bravo a giocare a calcio, non essendo avulso dal resto del gioco. I nomi che si fanno, cioè quelli di Vlahovic e di Scamacca, mi piacciono. Vlahovic in questo momento è più forte perchè ha una fisicità diversa e riempie il campo in maniera importante. Anche Scamacca però ha grandi qualità. Sono due giocatori importanti: se il Milan riuscisse ad acquistare uno dei due sarebbe ottimo".

Secondo lei sia Vlahovic e sia Scamacca sarebbero già pronti per il Milan?

"Vlahovic sicuramente sì. Sta tirando la carretta da solo lì davanti. Sta reggendo l'attacco da solo: ha veramente una caparbietà straordinaria e dunque è pronto per il Milan. Anzi, vedrei al contempo il problema opposto, cioè il fatto che eventualmente potrebbe non giocare in qualche occasione con Ibrahimovic. Scamacca è un po' più indietro perchè quest'anno ha giocato e non giocato, e dunque da un certo punto di vista potrebbe alternarsi di più con Ibra. Il Milan ovviamente non può prendere il Mbappe della situazione, quindi una stella già affermata: deve prendere giocatori che potenzialmente possono diventare campioni".

Restiamo sempre sul mercato. Secondo Ielpo, dove potrebbe migliorare il Milan per fare il salto di qualità nella prossima stagione?

"Il problema è che il Milan ha in questo momento dei giocatori, decisivi, che non sono di sua proprietà. Mi riferisco a Tomori e Brahim Diaz. Bisogna vedere chi riesce a tenere, in modo da capire dove rinforzarsi. Inoltre, ovviamente.  bisognerà vedere i giocatori che andranno in scadenza, come ad esempio Calhanoglu. Mi sembra però che l'esterno destro alto sia il ruolo che più degli altri  può essere migliorato. C'è bisogno di avere un ricambio importante a Saelemaekers".

Ultima domanda è su Pioli. Indipendentemente dalla Champions, quanti meriti ci sono del tecnico in questa stagione?

"Nello sport è chiaro che centrare l'obiettivo fa la differenza tra il fallimento e il successo, però i meriti di Pioli vanno oltre questo. Ha costruito una squadra vera, gli ha dato un gioco, un'anima, ha migliorato i giocatori, facendoli rendere al meglio delle loro possibilità. Quindi i meriti sono grandissimi: il suo lavoro è stato davvero molto importante". Intanto novità importanti sul futuro di Brahim Diaz. Le ultime.

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