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ESCLUSIVA – Djetou: “Milan, Simakan: che colpo! Sembra Varane”

Djetou Simakan esclusiva

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Hearvin Djetou, cresciuto nelle giovanili dello Strasburgo, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni di Simakan e non solo

Redazione

Djetou e il consiglio al Milan: prendi Simakan!

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - (Di Alessandro Schiavone)

Hearvin Djetou è un figlio d'arte. Papà Martin ha giocato nel Monaco, Parma, Fulham e in nazionale francese negli anni novanta e primi anni 2000. Cosi come Simakan, Hearvin, classe 1995, è cresciuto nelle giovanili del Racing Club de Strasbourg e conosce molto bene la filosofia del club. Hearvin che ora gioca nel Amnéville in quinta serie francese (National 3) ma non ha completamente abbandonato il suo sogno di diventare professionista. Il giocatore ha rilasciato un'intervista a PianetaMilan.it parlando del probabile approdo del difensore classe 2000 a Milanello.

Ciao Hearvin, Mohamed Simakan sembra ormai ad un passo dal Milan. Cosa puoi dirci su questo difensore centrale che fa gola ai rossoneri? È pronto per il Milan?

"Simakan è già pronto per un grande club e io credo che il Milan per lui sarebbe la destinazione ideale per continuare la sua crescita. Ha tutte le carte in regola per imporsi nel Milan e sopratutto ha la testa sulle spalle. Poi per mio padre Martin, che ha giocato in nazionale francese e che lo ha visto crescere da vicino nelle giovanili del Strasburgo, Mohamed è un crack con lo spirito di un guerriero che non molla mai. Mi dice che è giocatore su cui puoi fare sempre affidamento".

Quali sono i suoi punti di forza? Se pressato sa uscire al piede? 

"Assolutamente, Simakan incarna alla perfezione il difensore moderno. In difesa è forte ma anche in fase di possesso è bravo, ha un’ottima velocità di pensiero e sa fare molte cose alla volta. Mohamed non è quel tipo di difensore che rimane tutto il tempo dietro ad aspettare, ma spesso aiuta la squadra anche in zona d'attacco. È molto tonico e reattivo ma forse non ha il fisico robusto dei difensori di una volta. Non è super muscoloso e se paragonato a gente come Desailly e Thuram magari sembra un pò fragile fisicamente. Ma a parte questo ha quasi tutto. Ha un grande potenziale e può crescere ancora molto. È un potenziale fenomeno e se il Milan lo prende fa un colpaccio".

Ti ricorda qualcuno?

"Per me è il nuovo Raphael Varane. Entrambi sono velocissimi e hanno una tecnica di base di altissimo livello. Se poi Mohamed lascia lo Strasburgo per il Milan allora anche il loro percorso è identico, perché Varane lasciò il Racing Club Lens da giovane sconosciuto per il Real Madrid. Passare dallo Strasburgo al Milan sarebbe la stessa cosa. Quello che Mohamed sta facendo vedere alla sua età in un club in difficoltà come lo Strasburgo è tanta roba. Da quando ha debuttato con i professionisti (2018 ndr) è sempre uno dei migliori in campo, se non il migliore della sua squadra e un punto fermo. Lo Strasburgo qualche settimana fa ha perso 4-0 con il Psg, ma ancora una volta lui è stato uno dei pochi a brillare. Il suo rendimento non è frutto del caso ma di una crescita costante e continua. Mohamed ha lavorato tanto per raggiungere questi livelli e io ad oggi non l'ho mai visto giocare male. Neanche una volta".

Nonostante la giovane età Simakan è già la star del pubblico dello Strasburgo?

"So che lui è molto amato a Strasburgo e grazie alle sue prestazioni è un punto fermo da un paio d’anni ormai. Non so se è già l'idolo dei tifosi ma in ogni caso se va al Milan e fa una grande carriera rimarrà nella storia del club come mio padre Martin, Valérien Ismaël e Olivier Dacourt. Come per loro la gente dirà che lo Strasburgo è il club 'dove tutto iniziò per Simakan'".

Il club dell'Alsazia ormai da tantissimi anni, se non decenni, non sfornava un talento del genere. Simakan è il primo grande prospetto dopo tuo padre e Olivier Dacourt nel 1992 e Valérien Ismael nel 1993 che esce da questa scuola di calcio d'élite

"Si, concordo che sono tanti anni che il club non aveva un giocatore con un potenziale cosi e trovo questo sorprendente. In questi anni ha avuto altri talenti come Adrien Le Beau, Anthony Caci e Gaëtan Weissbeck ma Simakan è forse il primo vero crack in quasi 30 anni".

Sembra un difensore centrale con la tecnica di un centrocampista.

"Sì, Mohamed ha la tecnica sopraffina di un centrocampista che può giocare ovunque essendo versatile. Può anche ricoprire il ruolo di terzino destro, dov'è stato impiegato alcune volte, e come mediano, anche se da difensore centrale rende meglio".

Dove deve migliorare?

"Gli manca la freddezza sottoporta che è forse il suo punto debole. Per chi non lo sapesse, Simakan nasce attaccante e prima di venire a Strasburgo, nelle giovanili dell' Olympique Marsiglia, JO St Gabriel e Air Bel, era una seconda punta e perciò credo che in fase realizattiva ci si aspetta qualcosa in più da lui e deve migliorare. E io sono certo che con un pò di lavoro il fiuto del gol tornerà quello di prima".

Lui è nato e cresciuto a Marsiglia dov’è risaputo che la gente è molto calda e passionale. Ma Simakan ha il temperamento del tipico marsigliese o è un ragazzo timido?

"In campo timido non è (ride ndr). Lui non ha paura di farsi male nei contrasti e la gamba non la tira mai indietro. A vent’anni è già il padrone assoluto della sua retroguardia. Non ha paura di niente. È un leader giovane con il temperamento marsigliese. Ha fatto tanta strada e viene da lontano perché fino a tre anni fa giocava in un club sconosciuto (Air Bel ndr). L’infortunio che ha subito subito dopo il suo passaggio allo Strasburgo poteva frenare la sua crescita ma lui ha saputo reagire e ora grazie alle sue prestazioni è nel mirino di un grande club come il Milan. Gran carattere, altro che timido".

Eppure il sogno di una carriera ad alti livelli sembrava svanito quando a 15 anni il Marsiglia decise di lasciarlo partire. Ma lui non mollò e ora in meno di quattro anni sta per passare dal Air Bel al Milan. Parliamo di un miracolo calcistico. Ha talento ma senza il lavoro duro non avrebbe fatto tutta questa strada in cosi poco tempo, non credi?

"Come ho detto, lui si infortunò subito dopo l'arrivo allo Strasburgo e non è stato facile rimettersi in piedi e imporsi in Ligue 1 in cosi poco tempo. Se ti fai male alla giovane età di 17-18 anni i club professionistici spesso hanno la tendenza a scartarti e finisci nel dimenticatoio. Ma lui non si è abbattuto e ha sempre creduto in sé. E poi se allo Strasburgo gli hanno dato il tempo di recuperare da un infortunio grave vuol dire che hanno intravisto qualcosa di speciale in questo ragazzo altrimenti lo avrebbero lasciato andare".

Ci si chiede perché nessuna big del campionato francese lo cerca se è cosi promettente e forte?

"Ci sono alcuni club interessati ma penso che lui costa troppo per i club della Ligue 1. I club francesi non possono competere con i club stranieri. In questo momento solo Psg e Monaco possono permetterselo ma per Simakan sarebbe meglio continuare il suo percorso di crescita all'estero".

Ad oggi se devi fare una previsione, secondo te farà una carriera stellare come Marcel Desailly e Lilian Thuram oppure una carriera 'normale' come Jean-Alain Boumsong e Yanga-Mbiwa? 

"Prevedo per lui una carriera 'top' come Varane. Secondo me resterà tanti anni nel suo prossimo club per poi diventare anche un giocatore della nazionale francese. Anche se poi è dura fare una previsione a quell'età e in quel ruolo, dove ci sono tanti giovani bravi".

Secondo te il passaggio al Milan si farà? 

"Qui in Francia ancora non danno per scontato il trasferimento al Milan ma siccome lo Strasburgo ha bisogno di soldi secondo me alla fine lo venderanno al Milan e lui i 15 milioni del cartellino li vale tutti". 

Cosa pensi di Theo Hernandez?

"È il miglior terzino francese in questo momento e mi chiedo perché ancora non sia stato chiamato in nazionale. È più forte di Ferland Mendy, ma non se abbia già superato suo fratello Lucas che è comunque un campione del mondo. Poi non credo che Didier Deschamps non lo chiami perché gioca nel Milan e non nella Juve perché chiamò pure Gignac che giocava in Messico. Il commissario tecnico della Francia avrà i suoi motivi che io non conosco".

I francesi cosa pensano della Serie A?

"È un campionato che ha riguadagnato credibilità e visibilità dopo lo sbarco di Cristiano Ronaldo alla Juventus nel 2018. I francesi hanno cominciato a seguire la Serie A come una volta. Il vostro campionato sta tornando competitivo".

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