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ESCLUSIVA – Franz: “Milan? Sarei ripartito con Gattuso. Sulla crisi…”

I comici Ale e Franz (Alessandro Bezentini e Francesco Villa)

Il comico Francesco Villa, il "Franz" di "Ale e Franz" di Zelig, ha parlato in esclusiva a PianetaMilan.it del momento attuale dei rossoneri

Peppe Gallozzi

ULTIME MILAN- Dopo la settimana che ha visto il turno infrasettimanale, torna puntuale l'appuntamento con la nostra rubrica "Tribuna Vip" per raccontare il momento dei rossoneri e non solo. A parlare in esclusiva con PianetaMilan è stato il tifoso rossonero Francesco Villa, il popolare "Franz" di "Ale&Franz" la coppia di comici che ha conquistato una grande fetta di italiani.

Come fotografa la situazione attuale del Milan?

"Una situazione che faccio fatica a capire. Quest'estate c'era desiderio di ricostruire e l'arrivo di Giampaolo non ha dato gli esiti che si sperava. Al momento non è una situazione facile, ritengo che dovevamo partire dalle certezze dello scorso anno dove non avevamo raggiunto la Champions per pochi spiccioli. Non abbiamo costruito ma abbiamo perso qualcosa. Il Milan ha bisogno di ricominciare ricostruendosi le sue certezze, anche piccole, come ad esempio una vittoria con la Spal".

Dove nascono le principali responsabilità?

"Le responsabilità non nascono oggi ma sono frutto di un decadimento che ci accompagna da tempo. Non mi sento di accusare queste ultime gestioni perchè se le cose vanno male è perchè da anni non si ragiona più da Milan e da grande società. La dirigenza di oggi ha voglia di fare, nonostante le difficoltà e il FPP ma purtroppo la bacchetta magica è un caso che funziona una volta su un milione".

La squadra è adeguata o c'è un problema da ricercare altrove?

"Non vedo gli allenamenti e non conosco le esatte potenzialità dei giocatori nuovi. Vedo però che si sono poco inseriti e di fatto la squadra è la stessa dell'anno scorso. La campagna acquisti non è stata incisiva e se siamo in questa situazione significa che qualcosa non va".

Che idea si è fatto dell'avvicendamento Giampaolo-Pioli?

"Giampaolo poteva essere un buon nome ma se si guarda come sono andate le cose sarebbe stato meglio puntellare sulle cose che l'anno scorso giravano. Anche l'allenatore che ha sfiorato l'impresa. Avrei consolidato l'aspetto della continuità e Gattuso l'avrebbe garantita. Parlare adesso è facile ma forse bisognava mantenere o ripartire da ciò che avevamo già".

Quando inizia la sua storia rossonera?

"Inizia da bambino con un papà che mi ha passato tutto. Ero innamorato del calcio e del Milan di Rivera. Quando in televisione c'erano le partite e magari il telecronista diceva qualcosa che a mio padre non piaceva lui toglieva l'audio. Vedevo un totale amore per la città e per la squadra rossonera".

In conclusione, è favorevole al nuovo stadio?

"Ho paura che a San Siro ci sia qualcosa a livello strutturale. Si tratta di un impianto che non ha subito grosse ristrutturazioni e necessita di una valutazione. Certo se si riuscisse a salvaguardare sarei contento perchè rappresenta un monumento della città ma non so come potrebbe essere impiegato. In ogni caso si va avanti e magari il nuovo stadio farà bene alle esigenze del pubblico".

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