Ha indossato la maglia del Milan per tre stagioni, dal 1984 al 1987, non esattamente il periodo migliore della storia rossonera. Stiamo parlando di Mark Hateley, che resterà per sempre legato al gol messo a segno nel Derby contro l'Inter nella mente di tutti i tifosi del Milan. Oggi l'ex attaccante ha visitato il museo di Casa Milan e ha parlato ai microfoni di Milan TV: "Ancora oggi la gente mi ricorda tantissime volte il gol all'Inter nel Derby. Il mio nome è ormai legato a quel momento. Uno degli attimi più importanti per questo club, è stata la rinascita e il ritorno ai livelli di eccellenza. Non mi sono mai resto conto quanto fosse importante quel gol, fino a che non ho smesso".
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Hateley: “Milan, prendi Cavani. Sul mio gol all’Inter…”
Sull'attacco attuale del Milan: "Ne parlavo prima con Baresi, l'attaccante ideale per questo Milan sarebbe Cavani. Ha 31 anni, segna moltissimo, lavora duro per la squadra e va bene per la Serie A. Questa squadra ha disperatamente bisogno di uno come lui".
Sulla Serie A: "È molto migliorata, in tutto. La Juventus ha cambiato il calcio italiano con lo stadio e i risultati sono una conseguenza. Uno Scudetto dopo l'altro ne sono la prova. Questa è la direzione che deve seguire il Milan, anche come le strutture, Casa Milan è incredibile e San Siro va rivisto, ma non lasciato. In generale, il movimento sta bene con Atalanta, Lazio, Roma... La vittoria del Napoli di ieri poi ha smosso tutto, augurandoci che presto il Milan possa tornare nella lotta Scudetto con qualche acquisto giusto".
Sull'esperienza rossonera: "È stata la mia prima esperienza all'estero e l'accoglienza fu fantastica. Mi permisero di essere rilassato e giocare al meglio. Liedholm poi era perfetto per me. C'era Capello che allenava la Primavera e un giorno mi spiegarono come migliorare. Mi trasformarono da punta inglese ad attaccante europeo, senza questa esperienza non avrei mai avuto la mia carriera".
L'Italia degli anni 80: "Il gol nel Derby mi ha facilitato la vita. Ovunque andassi ero riconosciuto. Ero abituato a tutt'altro, era molto difficile, non venivo mai disturbato e poi è cambiato tutto. Normale che accada però. Quello che facevamo in campo aveva conseguenze anche fuori, furono tre anni fantastici".
Sull'esclusione dell'Italia dal Mondiale: "Tifo sempre per gli Azzurri ed è raro che manchiate i grandi appuntamenti. Avete avuto un brutto momento e non ne capisco il motivo, qualcosa è andato storto a livello di gestione, perchè la rosa è buona. Sarà un Mondiale strano..."
Su Wilkins: "Il ricordo più bello è proprio legato a quel gol all'Inter. Venne da me e mi disse che non capivo l'importanza della rete che avevo fatto. Ricorderò per sempre la fortuna di averlo avuto a fianco".
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