La benedizione era arrivata a maggio da Daniele Bonera, suo compagno al Villarreal: "Per quello che ho visto è un giocatore importante, pronto. Aveva bisogno di fare un salto e confrontarsi con un calcio di un certo livello". La conferma è arrivata poco dopo da un nuovo compagno, Cristian Zapata: “E’ un giocatore molto forte e aggressivo, ci darà una mano importante. Questo acquisto è molto positivo per la squadra”. Eppure, l'arrivo di Mateo Musacchio sembrava quasi passato in secondo piano, dimenticato. Seguito sia dalla gestione Galliani/Maiorino che da quella Fassone/Mirabelli, il giocatore spagnolo è stato il primo acquisto della faraonica estate rossonera. Un acquisto che ha rischiato però di finire nel dimenticatoio: un flash d'inizio estate oscurato dai fuochi d'artificio del luglio milanista. Kessiè, Ricardo Rodriguez. E poi ancora Calhanoglu, il rinnovo di Donnarumma e Conti. Per finire con Biglia e Bonucci, dessert perfetti di un menù estivo sin qui regale.
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L’antipasto dell’estate gonfia il petto: Musacchio, il muro che non ti aspetti
L'antipasto dell'estate del Milan, finalmente, è stato messo in tavola giovedì. Insieme agli altri piatti, anche se i dessert arriveranno prossimamente, a causa di problemi burocratici. Nessun problema: sono bastati i 90' in Romania per far tornare alla mente dei tifosi rossoneri l'arrivo di Musacchio, piatto forte della difesa nella trasferta contro il Craiova. Partita perfetta la sua, senza sbavature: ottimo negli anticipi, preciso in copertura, puntuale negli interventi, elegante con il pallone tra i piedi, come ha dimostrato nel gioco di classe esibito nell'amichevole contro il Borussia. Proprio il suo tocco di palla ha lasciato stupiti: un'arma in più per Montella, con l'azione che potrà partire anche da dietro, grazie ai lanci dell'ex Villarreal e di un altro regista-difensore, Bonucci.
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Già, Bonucci. Il dessert dell'estate rossonera, in attesa del centravanti. Montella può già sbizzarrirsi con foglio e penna a disegnare i diversi schemi possibili. Sia con una difesa a tre che con una retroguardia a quattro, i gioielli del nuovo Milan possono essere valorizzati. E la duttilità di Musacchio può solo far comodo, come ha confermato il suo agente: "Difesa a tre? E’ un ruolo che conosce molto bene. Al Villarreal ha sempre giocato a quattro dietro, ma nel River Plate e in Nazionale è stato impiegato anche come libero in una linea a tre”. Non ci resta che aspettare Bonucci e Romagnoli, allora. Nel frattempo, Musacchio c'è. Dimenticato da tanti, si è presentato subito al meglio. Un dolce antipasto d'inizio estate.
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