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BALOTELLI in grande spolvero: ecco dove potrebbe giocare

Mario Balotelli, attaccante del Milan
Mario Balotelli è stato tra i rossoneri più in palla nel derby; per 'SuperMario' potrebbe presto esserci un'occasione da titolare. Forse già con il Palermo

Daniele Triolo

Da rimpiazzo, giunto a costo zero e quasi in sordina, di Zlatan Ibrahimović, a possibile, nuovo, idolo della Curva Sud e salvatore della 'patria' rossonera. Singolare il destino di Mario Balotelli, 25enne attaccante bresciano arrivato in prestito al Milan dal Liverpool negli ultimissimi giorni del calciomercato estivo. Un'operazione rapida, quella che ha riportato Mario Balotelli a Milano, orchestrata dall'amministratore delegato all'area sportiva del Milan, Adriano Galliani, dal procuratore del giocatore, Mino Raiola, con l'avallo, deciso e decisivo, del Presidente Silvio Berlusconi e dell'allenatore Siniša Mihajlović, che si è detto sicuro della rinascita, sportiva e comportamentale del giocatore, reduce da una brutta stagione in Premier League.

Contro l'Empoli, Mario ha osservato i compagni dalla panchina per 90'. Il suo nuovo impatto con l'universo Milan è avvenuto durante la sosta per le Nazionali, nell'amichevole che il Milan ha disputato allo stadio 'Martelli' di Mantova, vinta per 3-2 dal Diavolo grazie ad un gran gol proprio di Balotelli, che ha anche servito un assist per il gol di Andrea Poli e si è procurato un rigore, poi trasformato da Luiz Adriano. Il suo enorme impegno, anche in allenamento, dove si sta prodigando come mai era successo prima d'ora, gli è valso l'impiego anche nel derby: Balotelli è subentrato al 61', non appena incassato il gol dell'Inter a firma di Fredy Guarín, in luogo di un evanescente Carlos Bacca, quasi mai pericoloso dalle parti di Samir Handanović. In poco più di mezz'ora, al contrario, Mario Balotelli si è dimostrato in grande spolvero, ed ha creato non pochi pericoli all'estremo difensore sloveno: ha provato il dialogo con i compagni ed ha tentato in più di una circostanza la via della rete. Una volta è stato fermato soltanto dal palo, un'altra volta ancora è stato bravo Handanović a negargli la gioia del gol, allungandosi in tuffo nell'angolo più lontano e deviando sul fondo il bolide di SuperMario. Comunque, si è rivelato un pericolo costante per Gary Medel e Jeison Murillo, al punto tale che su Balotelli si sono trovati, più volte, a dover raddoppiare talvolta il rude Felipe Melo, talvolta Geoffrey Kondogbia.

Con questi presupposti, gli spazi in squadra per lui sembrano destinati ad aumentare. Siniša Mihajlović potrebbe presto concedergli l'opportunità di partire nell'undici iniziale. Forse, già sabato sera contro il Palermo anche se, allo stato attuale delle cose, appare più probabile che gli venga consegnata una maglia da titolare nel match di martedì prossimo, anticipo del turno infrasettimanale contro l'Udinese al 'Friuli'. Balotelli potrà giocare da prima punta, rilevando magari il colombiano Carlos Bacca, apparso affaticato nel derby anche in virtù dei viaggi all'altro capo del mondo per indossare la maglia della propria Nazionale, oppure, in alternativa, nel ruolo di trequartista dietro le punte sudamericane. Questo perché Mihajlović, finora, è rimasto deluso dalle prestazioni offerte, in quella posizione, da Keisuke Honda e dallo spagnolo Suso: con Giacomo Bonaventura più utile a centrocampo (soprattutto adesso, che manca anche Andrea Bertolacci), e Jérémy Ménez fuori a tempo indeterminato per i continui problemi alla schiena, potrebbe essere proprio Balotelli a rivestire i panni del rifinitore.

Le qualità tecniche, a Mario, non mancano. Certo, non rappresenta propriamente la tipologia di trequartista che Mihajlović ama schierare nelle sue squadre, il cui prototipo ideale è un giocatore come Roberto Soriano, abile sia in fase di contenimento che di inserimento dalle retrovie. Un Balotelli trequartista, da sempre piuttosto refrattario al sacrificio in fase di ripiegamento difensivo, potrebbe però alzare notevolmente il tasso tecnico dell'attacco rossonero ed, al contempo, convincere anche l'allenatore, una volta per tutte, di essere in grado di cambiare, e di mettersi al servizio della squadra.

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