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UDINESE-MILAN

Udinese-Milan, Ibrahimovic: “Non abbiamo esperienza per giocare da campioni d’Italia”

Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (getty images)
Zlatan Ibrahimovic, giocatore rossonero, ha parlato a 'Sky Sport' dopo Udinese-Milan, partita della 27^ giornata della Serie A 2022-2023

Enrico Ianuario

Giocatore giocatore, giocatore rossonero, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' al termine di Udinese-Milan, partita della 27^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi alla 'Dacia Arena' di Udine. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sul record di gol più anziano: "Non voglio avere questo record, meglio che lo tiene lui (indirizzato a Costacurta, ndr)".

Sul suo futuro: "Sono orgoglioso di entrare nella storia di questo club. E' un grande club, con una grande storia, con grandi giocatori che hanno fatto grandissime cose. C'è anche il nome in mezzo che mi dà tanto e significa tanto per me. Questo gol non mi ha portato i tre punti, è stato un orgoglio indossare la fascia da capitano. La partita però non è andata come volevamo. Mi sentivo bene, molto bene. Poi era da 14 mesi che non iniziavo la partita. Se sto bene come oggi posso giocare, non ho dubbi su me stesso, credo ancora in me stesso".

Se si è emozionato oggi: "Si, c'è emozione. Isma oggi mi ha detto che 'sei tu il capitano' e io gli ho detto che gli avrei tolto questa pressione. Ero concentrato di stare bene, di affrontare la partita e preparare nel miglior modo possibile. Purtroppo non è andata bene la partita, bisogna continuare e alzare il livello".

Su questi alti e bassi: "Qua bisogna capire, ci sono due scenario. Uno è quando giochi da campione d'Italia. Quando giochi da campione d'Italia sei un oggetto per ogni squadra, significa che giochi una finale contro ogni avversario. E' una situazione totalmente diversa dall'anno scorso. Quest'anno invece giochiamo sotto pressione in ogni partita, è normale. Devi essere sempre pronto in queste partite perché tutti vogliono battere il Milan campione d'Italia. Guarda Udinese, segnavano ed esultavano come in finale. Questa squadra non ha esperienza per giocare come campione d'Italia per questo arrivano up and down. Non siamo riusciti a tenere il livello alto in tutte le partite. Abbiamo avuto periodi alti e bassi, non abbiamo avuto equilibrio per stare sempre al massimo. Non è una scusa, ma una spiegazione per fare capire la situazione".

Sul sorteggio di Champions e sulla sua non presenza: "Ognuno vuole giocare in Champions. QUando era il momento di mettere il nome in lista non ero pronto. Rispetto la scelta del mister, adesso posso solo preparare la squadra nel miglior modo e star vicino a loro. Poi ho fiducia in squadra e faranno bene anche contro il Napoli".

Su sei squadre in Europa: "Penso che è molto positivo. Inizio eravamo sette, ora sei. Tre in Champions, poi il resto in Europa e Conference. Questa è una cosa positiva, la Serie A prende più punti per il prossimo anno. Campionato sta andando bene secondo me perché quando hanno giudicato Serie A che non è bella come la Premier e l'Italia aveva vinto l'Europeo non si parlava tanto in quel momento. Lo vedo molto positivo, il campionato è forte e sta crescendo".

Su quanto vuole giocare: "Se sto bene voglio continuare perché penso come un calciatore: chi smette si lamenta in futuro perché ha smesso. Se sto bene voglio continuare a giocare, l'importante è che sto bene. Poi ho sofferto troppo in 14 mesi, questa è un po' di rivincita. Io sto bene al Milan, poi dipende da loro cosa cercano e cosa puntano, che idea c'è. Io voglio stare bene e giocare come oggi".

Se è più bello il suo calcio di rigore o quello di Costacurta: "Secondo me ho fatto bene anche il primo, ma è stato bravo il portiere. Al secondo ho pensato di far entrare dentro il pallone con il portiere". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>

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