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Trapattoni e i suoi 80 anni: gli auguri del Milan

Giovanni Trapattoni (credits: GETTY Images)

Giovanni Trapattoni spegne oggi 17 marzo 80 candeline: ecco gli auguri del Milan pubblicati sul sito ufficiale del club rossonero

Alessio Roccio

Nella primavera del 2002, il c.t. azzurro Giovanni Trapattoni aveva deciso di fare uno stage a Milanello prima dei Mondiali di Corea e Giappone, quelli in cui il figlio del suo capitano Cesare, ovvero Paolo Maldini, avrebbe giocato la sua ultima gara con la maglia della Nazionale. Era emozionatissimo il Trap. E non faceva che ripetere: "Dopo 14 anni in cui ho vinto tutto, se sono diventato allenatore lo devo solo al Paron Rocco. Lo dico e lo ripeto: il signor Rocco è sempre nelle mie preghiere". Al Milan il Trap ha fatto tutto: ha giocato nelle giovanili, ha vissuto da titolarissimo come usa dire oggi 'tanti anni in Prima squadra', ha allenato in prima, in seconda e nelle giovanili.

Non è notte dei tempi, è storia vera. Giovanni Trapattoni c'era, nel Milan, quando è stato fondato e costruito il centro sportivo di Milanello dalla famiglia Rizzoli. Il Trap c'era, in campo, a Wembley, quando bisognava cambiare la marcatura su Eusebio per arrivare a vincere, Milan prima squadra italiana a farlo, la coppa dei Campioni del 1963 contro il Benfica. Il Trap era sempre rossonero, quando a Madrid, bisognava invece iniziare ad arginare quello che sarebbe stato il Profeta del gol, Johan Cruyff. Due Coppe dei Campioni e una del Mondo, due trionfi europei in maglia bianca e rossonera, uno mondiale con il sangue sul volto di Combin.

Il Trap e Gigi Radice, le due cocorite. Lo spogliatoio li chiamava così, perché parlavano e parlavano, chiacchieravano sempre. Il Giuann faceva parte di quella cintura nord milanese tutta rossonera di quegli anni irripetibili. Lui di Cusano Milanino, Radice di Cesano Maderno, Pierino Prati di Cinisello Balsamo. Quanta gloria usciva dalle vie di Paese per arrivare a San Siro come prima tappa. Con l'Europa e il Mondo da conquistare. Spesso è stato sul punto di tornare al Milan, dopo essere stato scoperto da Boniperti proprio sulla panchina rossonera e dopo aver vinto da allenatore anche con l'Inter. Ma nel giorno degli 80 anni, il protagonista di una Storia milanista così grande vogliamo stringerlo e abbracciarlo tutto e solo per noi.

Fonte: acmilan.com

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