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Leonardo, dirigente e talent scout: il brasiliano studia colpi top

Leonardo Milan
Calciatore, allenatore, dirigente, talent scout: il brasiliano ha fatto di tutto, ovunque. Dal Milan all'Inter, dal Flamengo al San Paolo, passando per Parigi e il PSG. Poliglotta e col fiuto per i talenti, ha fatto arrabbiare Ancelotti e Berlusconi

Redazione

ULTIME MILAN - Calciatore, allenatore, dirigente, talent scout: il brasiliano ha fatto di tutto, ovunque. Dal Milan all'Inter, dal Flamengo al San Paolo, passando per Parigi e il PSG. Ma nel suo curriculum ci sono anche Giappone e Turchia. Scelte di carriera spesso discusse e coraggiose, che lo hanno reso inviso a molti e gli sono valse anche l'etichetta del traditore. Poliglotta e col fiuto per i talenti (Pato, Thiago Silva, Paquetà ecc), Leonardo non sempre ha messo tutti d'accordo. C'è chi lo ama - come Galliani - e chi, invece, lo ha aspramente criticato (vedi Ancelotti). Abbiamo cercato di tracciare un suo profilo. Eccolo.

LA SCHEDA

Nome: Leonardo Nascimento de Araújo

Luogo e data di nascita: Niteroi (Brasile), 5 settembre 1969

 

CARRIERA DA CALCIATORE

Club

E' cresciuto nel Flamengo, con cui ha esordito nel campionato brasiliano nel 1987 a 18 anni. Con la maglia rossonera del Mengao ha giocato al fianco di Zico (il suo idolo assoluto), Leandro, Bebeto e Renato Gaucho. Dal 1990 ha giocato nel San Paolo allenato da Telé Santana e vincitore del campionato brasiliano nel 1991. Nello stesso 1991 è approdato in Europa, al Valencia, due anni dopo è ritornato al San Paolo, con cui ha vinto la Coppa Intercontinentale sconfiggendo, guarda un po', il Milan a Tokyo. Alla fine del Mondiale del 1994 è passato ai giapponesi Kashima Antlers, nella stagione 1996-1997 è poi tornato in Europa, acquistato dal Paris Saint-Germain, con cui ha raggiunto la finale della Coppa delle Coppe.

 

Milan

Piace al Milan, che lo acquista nell'estate del 1997 per 18 miliardi di lire; resta in rossonero fino al 2001 vincendo lo scudetto 1998-1999 da protagonista con 27 presenze e 12 gol. Nelle successive due stagioni viene ripetutamente colpito dagli infortuni così, dopo il campionato 2000-2001, torna in patria giocando di nuovo prima nel San Paolo e poi nel Flamengo. Il canto del cigno è un brevissimo ritorno al Milan dall'ottobre 2002 al marzo 2003 quando si ritira definitivamente dopo averlo più volte annunciato: il suo totale in Serie A è di 97 presenze e 22 gol, tutto in rossonero.

 

Nazionale

Con la Seleçao ha vinto il Mondiale 1994 giocando da terzino sinistro come da richiesta del ct Parreira, ma a causa della violenta gomitata a Tab Ramos nell'ottavo di finale contro gli Stati Uniti non è più sceso in campo in quell'edizione del Mondiale. Giocando nel ruolo a lui più consono del trequartista, con la maglia numero 10, ha vinto la Coppa America e la Confederations Cup nel 1997, manifestazioni nelle quali Zagallo gli ha affidato la prestigiosa maglia numero 10. L'anno successivo, da interno sinistro, è stato finalista al Mondiale 1998. Nel 1999 lascia la Nazionale, ma poi torna nel 2001 per giocare due gare di qualificazione al Mondiale 2002. In maglia verdeoro ha messo insieme 60 presenze e 7 gol.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE DA CALCIATORE

Trequartista sopraffino dal punto di vista tecnico, specialista dei calci piazzati, è stato un calciatore poliedrico perché ha giocato in svariati ruoli: terzino sinistro, regista, centrocampista centrale, assistman e attaccante, principalmente esterno.

 

CARRIERA DA ALLENATORE

 

Milan

Il 31 maggio 2009 Adriano Galliani annuncia che Leonardo sostituirà Carlo Ancelotti sulla panchina del Milan per due anni dal 2009-2010. Inizia con alcuni passi falsi, anche per lo spregiudicato modulo 4-2-4 (o 4-2-fantasia, come amava chiamarlo l’allora A.D. Galliani), poi le cose migliorano da quando i rossoneri il 21 ottobre 2009 in Champions League battono per la prima volta al Santiago Bernabeu il Real Madrid per 3-2. Alla fine della stagione il Milan si classifica terzo qualificandosi direttamente per la Champions ma il 14 maggio Leonardo ufficializza il suo addio ai rossoneri.

 

Inter

Alla vigilia di Natale passa sulla sponda opposta dei Navigli diventando l'allenatore dell'Inter al posto di Rafael Benitez. E' un pezzo di stagione molto positivo per i nerazzurri malgrado il derby perso per 3-0 e l'eliminazione con lo Schalke 04 nei quarti di Champions League: con Leonardo in panchina accumulano 33 punti nelle prime 13 partite e alla fine della stagione sono 12 le vittorie casalinghe consecutive. L'Inter finisce seconda a -6 dal Milan e vince la Coppa Italia battendo in finale il Palermo per 3-1. L'1 luglio 2011 la società nerazzurra e Leonardo si separano consensualmente malgrado il brasiliano avesse ancora un anno di contratto.

 

Antalyaspor

Dopo oltre sei anni di assenza torna ad allenare, in Turchia, all'Antalyaspor, dal 28 settembre 2017. In squadra c'è anche il camerunense Samuel Eto'o, che ha già allenato in nerazzurro. Ma l'esperienza è negativa: si dimette dopo meno di tre mesi, il 6 dicembre, a causa delle dimissioni del presidente Ali Safak Ozturc, che l'aveva portato ad Antalya.

 

CARRIERA DA DIRIGENTE

 

PSG

Il 13 luglio 2011 viene nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain, con un ingaggio da 2,5 milioni all'anno. Alla fine di maggio del 2013 è stato squalificato dalla Commissione Disciplinare della LFP per una spallata data all'arbitro Castro al termine della partita Paris Saint-Germain-Valenciennes. Il ricorso del PSG, che sosteneva l'involontarietà del gesto, è stato respinto e la squalifica è durata fino a tutto il giugno del 2014, per un totale di 14 mesi. Il 10 luglio del 2013 Leonardo ha annunciato le sue dimissioni da direttore sportivo del club parigino a partire dal termine del calciomercato, ossia dal 2 settembre 2013. Il 17 giugno 2014 il tribunale amministrativo di Parigi ha annullato la sospensione di un anno.

 

MILAN

Il 25 luglio 2018 torna ancora una volta al Milan, stavolta nelle vesti di direttore generale dell'area tecnico-sportiva. Il 3 dicembre dello stesso anno supera l'esame finale da direttore sportivo a Coverciano, prendendo il patentino di direttore sportivo. In 20 giorni convince  a tornare al Milan e completa la campagna acquisti estiva 2018/19, ingaggiando Gonzalo Higuain e Mattia Caldara dalla Juventus, Samu Castillejo dal Villarreal, Diego Laxalt dal Genoa e Tiemouè Bakayoko dal Chelsea (in prestito con diritto di riscatto). A gennaio due i colpi: Lucas Paquetà dal Flamengo e Krzysztof Piatek dal Genoa. Chiuso il mercato invernale, il brasiliano continuerà la sua ricerca di nuovi talenti, da perfetto talent scout.

 

CURIOSITA'

E' cittadino italiano dal 2008, oltre al portoghese parla un ottimo italiano oltre a conoscere inglese, spagnolo, francese e, come lui stesso ha detto, “un po' di giapponese”.

 

E' stato sposato con la modella brasiliana Beatriz dalla quale ha avuto tre figli: Lucas, Julia e Joana. Il 6 settembre 2013 ha sposato in seconde nozze la giornalista di Sky Sport Anna Billò, con cui ha avuto altri due figli: Tiago e Tomas.

 

Sempre molto attivo nel campo delle iniziative umanitarie, nel 1999 in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra.

 

Dopo il ritiro dal calcio giocato è stato direttore fino al maggio 2006 della Fondazione Milan del club rossonero, al quale è sempre rimasto indissolubilmente legato malgrado le frequenti separazioni ufficiali. E' stato anche consulente di calciomercato, direttore operazioni area tecnica del Milan nonché emissario per la società in Sudamerica: grazie a lui sono arrivati in rossonero campioni come Kaká, Pato e Thiago Silva.

 

VIDEO - La rabbia di un bambino per il passaggio di Leonardo all'Inter: in piene vacanze di Natale Leonardo si prende l'insulto di un piccolo tifoso rossonero che si sente tradito per il suo passaggio sulla panchina nerazzurra

 

IPSE DIXIT

"Galliani lavora per il Milan 24 ore su 24, vive di Milan. Ho per lui un rispetto infinito. Mi ha permesso di studiare da dirigente accanto a lui, ho sempre sentito la sua stima. E c'è tanto di suo nella mia panchina rossonera. Alla fine ha rispettato le mie scelte".

 

"La FIFA merita di essere abbandonata dai suoi affiliati. Non esiste la FIFA senza il calcio, ma esiste il calcio senza la FIFA".

 

"Il più grande di tutti i tempi? Lasciamo stare Pelé e Maradona nel loro olimpo. Tra quelli che ho visto giocare io, il più grande è stato Ronaldo".

 

"Maradona non mi capisce? Neanche io capisco molto della mia vita. Ma se il terzo giocatore più forte di sempre, visto che Messi lo ha superato, parla del PSG, va bene".

 

"Mourinho con me è stato straordinario: io l'ho chiamato, perché arrivare all'Inter senza passare da José è impossibile, lui qui è ovunque. Ci siamo confrontati su tanti argomenti, mi sono fidato per molte cose dei suoi pareri. Lo considero un fuoriclasse, dietro alle brillanti conferenze stampa c'è un lavoro tattico e sul campo incredibile".

 

"Non voglio più essere il bravo ragazzo, ma rispetto la libertà di giudizio degli altri, per cui se pensano che io sia un traditore, so che è un giudizio che nasce dalle emozioni. E ci sta che i miei ex giocatori possano essere in difficoltà a dare pareri su di me".

 

"Quando ho finito l'anno col Milan non ero sicuro di voler continuare in panchina. Ma ora è arrivata la chiamata dell'Inter e ho trovato qualcosa che mi facesse alzare dal letto con entusiasmo. Allora ho avuto la certezza di ciò che volevo fare [...] Volevo qualcosa di stimolante, e non esiste una sfida più grande di questa. È un sogno, per come lo intendo io".

 

LEONARDO SUI SUOI EX PRESIDENTI

 

Su Berlusconi, suo presidente al Milan: “Sono io che ho deciso di andarmene, io ho rinunciato a un anno di contratto per lasciarci nel migliore dei modi. Me ne sono andato per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui. A Narciso tutto quello che non è specchio non piace".

 

Su Moratti, suo presidente all’Inter: “Moratti? Per lui ho rispetto e ammirazione. C’è sempre stato con lui un rapporto di stima, anche negli anni in cui lavoravo per il Milan. Moratti io lo adoro”.

 

Su Al Khelaifi, suo presidente al PSG: “Abbiamo complicità. Condividemmo la nascita di un progetto grande e ambizioso”

 

Su Thohir: “Prima ha cercato di capire la realtà in cui si muoveva, ha studiato la nuova situazione. Quindi come ogni altro grande club ha provveduto agli investimenti. Moratti è stato coraggioso a cedere la maggioranza per dare qualcosa in più all’Inter”.

 

DICONO DI LUI

Cosa ne pensi di Leonardo? A questa domanda in tanti hanno dato pareri discordanti. C’è chi lo adora, come Galliani e Moratti, chi invece lo critica, come Maradona e Ancelotti:

 

"È una persona semplice, è molto intelligente e ha una carta vincente: è un fuoriclasse dei rapporti umani. Ci sa fare con le persone, dunque anche con i suoi giocatori: e le persone così alla fine vincono". (Ronaldo)

 

"Mi chiedo se Leonardo è un giocatore, un allenatore, un agente o un mercante di petrolio. Non capisco. Questa è la prova che nel calcio saper fare lobbing alla fine paga” (Diego Armando Maradona)

 

" Perché annunciare ad un allenatore che potrebbe essere esonerato? Leonardo era mio amico, o almeno così avevo creduto, eppure non mi diede nessuna vera spiegazione del perché mi avessero trattato in quel modo. Se vuoi licenziare qualcuno, licenzialo. Non dirgli che se perderà allora lo licenzierai. Se non sono all'altezza fammi fuori, fine della storia ma non darmi questi stupidi ultimatum. Il capo sei tu, quindi hai tutto il diritto di licenziare chi ti pare, però comportati da uomo". (Ancelotti duro su Leonardo, ai tempi del PSG)

 

“Devo fare i complimenti al mio amico Leonardo, che ho voluto fortemente prima come giocatore, poi nell'area tecnica, infine come allenatore. A suo tempo, con me, aveva iniziato un percorso nell'area tecnica, contribuendo molto sul mercato brasiliano. E poi ha competenza, è poliglotta. E' una grande persona". (Galliani su Leonardo persona e professionista)

 

STATISTICHE DA CALCIATORE

1987 Flamengo

Serie A brasiliana: 18 presenze 0 gol

1988 Flamengo

Campionato carioca: 22 presenze 0 gol

Serie A brasiliana: 18 presenze 0 gol

Supercoppa sudamericana: 3 presenze 0 gol

Nazionale Under 20: 6 presenze 1 gol

1989 Flamengo

Campionato carioca: 20 presenze 1 gol

Serie A brasiliana: 16 presenze 0 gol

Coppa del Brasile: 8 presenze 0 gol

Supercoppa sudamericana: 1 presenza 0 gol

Gennaio-luglio 1990 Flamengo

Campionato carioca: 21 presenze 0 gol

Coppa del Brasile: 4 presenze 3 gol

Luglio-dicembre 1990 San Paolo

Serie A brasiliana: 22 presenze 0 gol

Nazionale: 3 presenze 0 gol

Gennaio-giugno 1991 San Paolo

Serie A brasiliana: 22 presenze 1 gol

Nazionale: 2 presenze 0 gol

1991-1992 Valencia

Primera Division: 36 presenze 4 gol

Coppa del Re: 10 presenze 3 gol

1992-1993 Valencia

Primera Division: 34 presenze 3 gol

Coppa del Re: 4 presenze 0 gol

Coppa UEFA: 2 presenze 0 gol

Luglio-dicembre 1993 San Paolo

Serie A brasiliana: 12 presenze 3 gol

Supercoppa sudamericana: 4 presenze 2 gol

Recopa sudamericana: 1 presenza 0 gol

Coppa Intercontinentale: 1 presenza 0 gol

Nazionale: 2 presenze 0 gol

Gennaio-giugno 1994 San Paolo

Campionato paulista: 23 presenze 9 gol

Recopa sudamericana: 1 presenza 1 gol

Nazionale: 10 presenze 0 gol

Luglio-dicembre 1994 Kashima Antlers

  • League: 9 presenze 7 gol
  • Coppa dell'Imperatore: 1 presenza 0 gol

    1995 Kashima Antlers

  • League: 28 presenze 17 gol
  • Coppa dell'Imperatore: 3 presenze 1 gol

    Nazionale: 8 presenze 2 gol

    Gennaio-giugno 1996 Kashima Antlers

  • League: 12 presenze 6 gol
  • Coppa Yamazaki Nabisco: 10 presenze 5 gol

    1996-1997 Paris Saint-Germain

    Division 1: 32 presenze 7 gol

    Coppa di Francia: 2 presenze 0 gol

    Coppa delle Coppe: 7 presenze 3 gol

    Supercoppa europea: 2 presenze 0 gol

    Nazionale: 15 presenze 4 gol

    Agosto-settembre 1997 Paris Saint-Germain

    Division 1: 2 presenze 0 gol

    Champions League: 1 presenza 0 gol

    Nazionale: 2 presenze 0 gol

    1997-1998 Milan

    Serie A: 27 presenze 3 gol

    Coppa Italia: 5 presenze 1 gol

    Nazionale: 13 presenze 0 gol

    1998-1999 Milan

    Serie A: 27 presenze 12 gol

    Coppa Italia: 2 presenze 0 gol

    Nazionale: 2 presenze 1 gol

    1999-2000 Milan

    Serie A: 20 presenze 4 gol

    Coppa Italia: 1 presenza 1 gol

    Champions League: 5 presenze 1 gol

    2000-2001 Milan

    Serie A: 22 presenze 3 gol

    Coppa Italia 5 presenze 2 gol

    Champions League: 5 presenze 1 gol

    Luglio-dicembre 2001 San Paolo

    Serie A brasiliana: 13 presenze 0 gol

    Coppa Mercosur: 5 presenze 0 gol

    Nazionale: 2 presenze 0 gol

    Gennaio-giugno 2002 Flamengo

    Copa Libertadores: 1 presenza 0 gol

    Torneo Rio-San Paolo: 6 presenze 1 gol

    Ottobre 2002-marzo 2003 Milan

    Serie A: 1 presenza 0 gol

    Coppa Italia: 4 presenze 2 gol

     

    STATISTICHE DA ALLENATORE

    2009-2010 Milan

    Serie A: 38 partite, 20 vinte 10 pareggiate 8 perse

    Coppa Italia: 2 partite, 1 vinta 0 pareggiate 1 persa

    Champions League: 8 partite, 2 vinte 3 pareggiate 3 perse

    2010-2011 Inter

    Serie A: 23 partite, 17 vinte 2 pareggiate 4 perse

    Coppa Italia: 5 partite, 3 vinte 2 pareggiate 0 perse

    Champions League: 4 partite, 1 vinta 0 pareggiate 3 perse

    2017 Antalyaspor

    Super Lig: 8 partite, 2 vinte 1 pareggiata 5 perse

    Coppa di Turchia: 2 partite, 2 vinte 0 pareggiate 0 perse

     

    PALMARES DA CALCIATORE

    1988 Flamengo

    Taca Guanabara (prima fase del campionato carioca)

    Campionato sudamericano Under 20 per nazionali

    1989 Flamengo

    Taca Guanabara (prima fase del campionato carioca)

    1990 Flamengo

    Coppa del Brasile

    Gennaio-giugno 1991 San Paolo

    Campionato brasiliano

    Campionato paulista

    Luglio-dicembre 1993 San Paolo

    Supercoppa sudamericana

    Recopa sudamericana

    Coppa Intercontinentale

    Gennaio-giugno 1994 San Paolo

    Recopa sudamericana

    Campionato del mondo con la Nazionale

    Gennaio-giugno 1996 Kashima Antlers

    Campionato giapponese di J. League

    1996-1997 Paris Saint-Germain

    Coppa America con la Nazionale

    Confederations Cup con la Nazionale

    1998-1999 Milan

    Campionato italiano di Serie A

     

    PALMARES DA ALLENATORE

    2010-2011 Inter

    Coppa Italia

     

    (di Massimiliano Valle)

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