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Milan, l’andata insegna: non fidarti del calendario. I numeri

L'esultanza del Milan, Getty Images

Non sembra proibitivo il calendario del Milan fino a maggio, ma l'andata invita a restare prudenti. Anche perchè le rivali...

Luca Fazzini

Non può certo dormire sonni tranquilli Gennaro Gattuso: il suo Milan fatica, produce poco e anche ieri ha lasciato per strada punti pesanti. Il solo punto conquistato a Parma è il quinto sui diciotto disponibili nelle ultime sei sfide. E per il futuro, servirà stare attenti. A guardare il calendario, infatti, si potrebbe ingenuamente pensare che gli avversari siano abbordabili. Torino (7°), Bologna (15°), Fiorentina (10°), Frosinone (19°) e Spal (13°). Due sono però i fattori che devono tenere alto il livello di attenzione e concentrazione. Il primo riguarda gli obiettivi delle rivali: i granata ambiscono all'Europa, senza chiudere un occhio all'incredibile sogno chiamato Champions. Bologna, Frosinone e Spal, invece, devono salvarsi, anche se Gattuso spera di affrontare almeno ciociari e ferraresi a conti fatti.

L'altro fattore che non può lasciare tranquilli riguarda il girone d'andata, quando - in cinque partite - il Milan conquistò appena sei punti. Scialbi e deludenti i pareggi, tutti per 0-0, contro Torino, Bologna e Frosinone. Punti pesanti, lasciati per strada in un mese difficile, coinciso anche con l'eliminazione dall'Europa League dopo il ko con l'Olympiacos ad Atene. Ad essi si aggiungono lo 0-1 casalingo con la Fiorentina e la vittoria di misura contro la Spal, con l'ultimo gol rossonero di Gonzalo Higuain.

Infine, occorre considerare gli avversari nella lotta Champions. La Roma, al momento a -1, deve affrontare Cagliari, Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma. All'andata, sui 15 punti disponibili, ne conquistò 10. La Lazio se la vedrà con Sampdoria, Atalanta, Cagliari, Bologna e Torino: a dicembre furono 8 punti su 15. L'Atalanta, infine, sfiderà Napoli (domani, nell'ultima gara della 33° giornata), Udinese, Lazio, Genoa, Juventus e Sassuolo: i precedenti dicono 10 punti su 18. Per agguantare la Champions, il Milan deve cambiare ritmo: il calendario non è l'avversario più duro, serve una svolta.

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