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Gattuso a Milan TV: “Vittorie nel finale merito del duro lavoro estivo”

Gennaro Gattuso Milan
Ecco le parole in esclusiva ai microfoni di Milan TV Rino Gattuso il giorno dopo Udinese-Milan, match vinto dai rossoneri all'ultimo respiro

Edoardo Lavezzari

Intervistato da "Milan TV", Rino Gattuso è tornato a parlare della vittoria di ieri del suo Milan contro l'Udinese, queste le sue parole: "Son belle cose, che fanno bene. Dobbiamo continuare. Venivamo da un periodo preoccupante a livello di infortuni e dopo il derby non era un periodo facile da affrontare. E' una squadra viva, stiamo giocando in modo diverso, cercando di essere più compatti. Il merito è dei ragazzi, per i sacrifici che stanno facendo. Vedere i compagni soffrire in quel modo per gli infortuni in allenamento non è stato facile".

La reazione al gol di Romagnoli: "Non posso dire le parole che ho detto in panchina, perchè mi sembrava una follia che non calciassimo mai e continuassimo a passarcela. Quando parlo di veleno intendo questo, dobbiamo essere più cattivi a finalizzare".

Castillejo: "Poteva andarci più cattivo nelle conclusioni. Ho sbagliato ad uscire dall'area tecnica e l'arbitro mi ha allontanato giustamente, ma non ho detto nulla al guardalinee. Sapevo che era tutto buono, perchè ce l'avevo negli occhi l'azione. Ne è valsa la pena sicuramente. Cutrone è stato molto bravo, il 90% delle volte calcia in diagonale da lì".

Le vittorie nel finale: "E' frutto del lavoro duro di quest'estate. Non è un caso che quando le altre squadre sono sulle gambe, noi diamo la sensazione di averne ancora e usciamo fuori. E' merito dei sacrifici che hanno fatto i ragazzi quest'estate. Il rammarico più grande è per i giocatori che abbiamo perso, perchè abbiamo perso Biglia per tanto tempo per una ricaduta e con Caldara siamo stati sfortunati, perchè ha giocato pochissimo. Sono molto contento di come stiamo affrontando le partite e di come teniamo il campo, anche se ancora non giochiamo da squadra vera al 100%. Non è il carattere di Gattuso, ma è il carattere di questi giocatori. Per un mese ci hanno massacrato e rotto le scatole dicendo che questa squadra non aveva carattere ed esperienza, ma questi ultimi risultati ci stanno dando più convinzione".

Gli infortunati: "Kessie ha stretto i denti. Non è un caso che diamo i giorni di recupero dopo le partite, però parecchi di loro oggi sono qua a Milanello per fare terapie. Il Pipita va valutato in questi giorni, speriamo non sia nulla di grave. Franck ha questi piccoli dolori, ma è normale giocando con questa continuità. Però ha una soglia alta e riesce a giocare sul dolore. Speriamo di recuperare Calhanoglu e Calabria, perchè sono giocatori importantissimi per noi e recuperare energie per queste ultime due partite prima della sosta".

Le critiche: "Questi periodi li ho vissuti anche da calciatore direttamente sulla mia pelle e sono cose che nel tempo ho ritoccato con mano. Critiche e complimenti fanno parte del lavoro, si passa subito dalle stelle alle stalle. La cosa importante è avere la passione per questo lavoro ed essere coerente con tutti. Siamo legati ai risultati, ma sapevo che tutta la squadra e l'ambiente era con me. Sembra che siano passati cent'anni dai miei tempi per come si vive oggi il calcio. Si lavora molto di più sul web, ci sono i tifosi da tastiera, ma quello fa parte del gioco. Io ci metterò sempre professionalità, grandissima voglia ma anche riconoscenza a chi mi ha dato la possibilità di allenare una squadra così importante ad un'età così giovane".

La risposta alle avversarie: "Con l'Udinese è stata la vittoria più sofferta. Loro mi hanno impressionato nel primo tempo per come andavano, per come hanno tenuto il campo. Lo sapevamo, perchè dopo l'Inter e la Roma è la squadra più fisica del campionato. La squadra mi è piaciuta, perchè abbiamo sofferto nel primo tempo, controbattendo colpo su colpo. Nel secondo tempo sono calati, come è normale che fosse, e siamo stati bravi a venirne fuori, facendo anche qualcosa in più dal punto di vista tecnico".

Suso più pericoloso al centro: "Il merito è suo. I primi mesi in cui sono arrivato qua era impensabile per come ragionava lui. Suso ha fatto un cambiamento a livello mentale, sta toccando con mano che ha le capacità per poterlo fare. Lui esprime al massimo le proprie capacità nella sua posizione, perchè quando sta bene è immarcabile, però penso che quando si accentra può fare male".

Zapata, Bakayoko e Castillejo: "Al di là dell'errore tecnico contro il Genoa, Bakayoko aveva tenuto benissimo il campo. Su per giù siamo sulla stessa prestazione rispetto a ieri sera. Ha bisogno di fiducia e di sentire meno fischi quando giochiamo in casa, sta dimostrando che quando gioca tranquillo, abbinando fisica a tecnica, può uscire dalla pressione con f'esterno. Deve migliorare nella copertura della palla, ma a livello di corsa e fisicità ci sta dando tantissimo. Zapata è il papà di tutti questi ragazzi, perchè è uno dei più anziani e ha sempre il sorriso tra le labbra. Il suo più grande difetto è la concentrazione, perchè ha tecnica, fisicità e velocità. Ne combinava sempre una, quando è sul pezzo difficilmente gli puoi andare via. Ci sta dando una grandissima mano sia in campo che fuori. Era giusto dare un turno di riposo a Musacchio, ma sapevo che avrebbe fatto una grande partita. Castillejo è un giocatore che mi sorprende, alla Cutrone, alla Pippo Inzaghi, si infiamma con poco, è tarantolato. Abbina anche lui tecnica in velocità. Tante volte mi fa arrabbiare, perchè quando arriva negli ultimi 16-20 metri non lo vedo convinto e con rabbia. Credo sia un aspetto che possa migliorare".

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